GROSSETO – «Lo scontro caotico di questi giorni generato dalle scelte del leader del Movimento 5 stelle Conte rende evidente quanto una parte della classe politica italiana (come Fratelli d’Italia di Grosseto) non riesca a separare quelli che ritiene interessi di bandiera da quelli più generali del Paese». A dirlo Giacomo Termine segretario provinciale del Pd
«Il voto anticipato determinerebbe effetti oggettivi: entro la fine dell’anno una serie di provvedimenti importanti sono da portare a termine, decreti attuativi di riforme da mandare avanti, la nuova legge di Bilancio da votare».
«Da aggiungere inoltre che proprio coloro che chiamano a gran voce le elezioni criticando la parlamentarizzazione della crisi dovrebbero riflettere ed essere consapevoli che questo Governo è figlio di un sistema elettorale che ha reintrodotto il proporzionale. E se si votasse in autunno le regole sarebbero queste. Con il proporzionale i governi li formano i partiti in Parlamento, gli elettori votano alla vecchia maniera delegando i loro rappresentanti» prosegue Termine.
«La posizione di Fratelli d’Italia nazionale è in questo quadro poco comprensibile. L’affermazione elettorale, infatti, può essere relativa e continuare a relegare FdI al ruolo di minoranza avuto fino ad oggi. Localmente l’evidente desiderio di protagonismo e le ambizioni di Fabrizio Rossi, palesemente desideroso di andare a Roma, rischiano di sforare nel folklore».
«Più comprensibile e condivisibile è la grande spinta venuta dai sindaci o dei presidenti di provincia come Francesco Limatola, di ogni appartenenza politica che chiedono a Mario Draghi di tenere duro. In questa onda si possono leggere molte cose, anche un paese che si riconosce sui problemi, che ha fiducia nelle competenze e nella buona politica e che su tutto questo si unisce».
«Forse è questa l’Italia che reggerà il nostro Paese, certamente non i beceri, sguaiati e scomposti pasdaran locali».