CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Fin da piccoli siamo stati abituati a distinguere, tra il giusto e l’ingiusto, tra il bene e il male. Fin qui nulla da eccepire. Quando però distinguere è riferito all’essere allora non sono più d’accordo.
Quante volte abbiamo sentito la frase “…è depresso/a…” dimenticandoci cosa può esserci dietro quella persona dalla quale ci “piace distinguerci” utilizzando quella stupida allocuzione.
Ed è così che ci auto-assolviamo per le nostre mancanze, per i nostri egoismi, per le nostre voglie di certezze assolute.
Siamo umani, certo… Ma dietro ogni persona ci sono le storie, le gioie, le sconfitte, i risultati e le perdite.
Le persone più sensibili, cioè quelle che riescono a cogliere ciò che molti neppure vedono in lontananza, lo sanno, eh se lo sanno.
Oggi è una di quelle giornate che sanno di fine estate anche se siamo invece nel bel mezzo e dunque mi sono messo a frugare tra i miei numerosi appunti raccolti nel tempo. Con l’età sono diventati davvero tantissimi, comincio a pensare che siano fin troppi.
Tutte quelle persone che passeggiano quasi senza meta chissà quante storie si portano dietro.
“Una giornata di tempo brutto in piena estate in attesa che ritorni il sole e sono in bottega ad aiutare babbo. Quando non c’è il sole in piazza c’è tantissima gente, vengono a comprare le candele e le carte da gioco e poi, non sapendo che fare, girellano in qua e in là in attesa che tra le nuvole cominci a far capolino l’oggetto dei loro desideri: il sole.
I bagnanti vengono al mare per stare al sole e lamentarsi che è caldo, per poi tuffarsi in acqua e dopo un po’ uscire e lamentarsi che è freddo… va bene, una mezza giornata senza lamentarsi gli farà bene.
Romolo ha ritirato le tovaglie dai tavoli all’aperto per rischio pioggia, il fiorentino ha tolto le cipolle di raffia dal muro, Aldo Porrini è sulla porta del bar con il grembio che osserva il cielo, da terra si alza un odore di “gallina bagnata” e il brusio degli astanti è piuttosto forte.
Babbo intanto sta ricevendo man forte da mamma e GianPaolo e io vengo adibito alla pulizia delle conchiglie esposte fuori. I libri sono ben riparati da eventuali scrosci improvvisi, quelli “stranieri” sono tutti accomodati in un contenitore verticale girevole munito di ruote, li possiamo spostare velocemente in caso di bisogno.
Per strada stanno passando con il catino pieno di arselle in vendita. Costano care, dieci lire a bicchierino, però sono così buone…
Falso allarme, è tornato il sole e la gente sciama verso la spiaggia, mentre Romolo riapparecchia, e Carolina fa capolino dal bar, più avanti anche dal Nassi e alla Pergola hanno sistemato di nuovo i tavoli con gli immancabili portacenere dello stock 84, vedo anche il Tondini.
Giornate diverse.