MASSA MARITTIMA – “Rispetto alle rimostranze del gruppo di Minoranza, circa la presunta mancanza di risposte formali sull’Istituto Falusi, a seguito della loro richiesta del giorno 11 marzo 2022, non si può che esprimere un malcelato stupore. – afferma il sindaco di Massa Marittima, Marcello Giuntini – Ricordato che il Falusi non è un’azienda in controllo del Comune, il sindaco non ha mai fatto mancare informazioni nella sede del Consiglio comunale che è quella precipua dove si discute quanto di interesse per i cittadini di Massa Marittima”.
“Anche in questo caso è stata portata all’attenzione del Consiglio la richiesta dell’opposizione e sono state date le delucidazioni opportune. In quella sede era presente, uno dei presentatori della richiesta, che nulla ha eccepito, e neppure ha richiesto integrazioni rispetto a quanto esternato nella seduta in merito alla situazione Covid all’interno dell’istituto Falusi: ecco perché sia il sollecito per PEC del 9 maggio che questa rinnovata richiesta a mezzo stampa sorprendono non poco. Lascia ancor più perplessi la minaccia di ricorso al Difensore Civico Regionale che, fra l’altro, ha già asseverato più volte il corretto comportamento dell’amministrazione comunale”.
“Il Comune non ha disatteso quanto richiesto delle Minoranze – ribadisce il primo cittadino di Massa Marittima– è evidente che queste ultime non sono ben coordinate.
Ritornando sulle informazioni richieste, per evitare ogni tipo di strumentalizzazione, ripeto e confermo che l’istituto è stato interessato da fine gennaio fino al 24 marzo dal COVID, i positivi sono stati complessivamente 42. Per quanto attiene i decessi avuti, così come avvalorato dal Responsabile della Sorveglianza attiva delle RSA, non è facile da rilevare se sono connessi al COVID. L’Istituto, trovandosi di fronte ad assistiti positivi, ha attivato tutte le procedure e i protocolli previsti e concordati dalla ASL, attinenti alla pandemia, nella tutela degli anziani e dei dipendenti che ha portato al riconoscimento della bolla”.
“Per quanto attiene alla trattativa sindacale in corso – conclude Marcello Giuntini – invito i consiglieri di opposizione a non accettare acriticamente le dichiarazioni che provengono da pochi soggetti all’interno dell’Istituto, ma a chiedere anche informazioni alla Presidente del CdA che ha sempre mantenuto un atteggiamento assolutamente collaborativo nei loro confronti. Spiace, infine, vedere che tra i firmatari del comunicato risulta anche Luciano Fedeli che oltre al ruolo di responsabile provinciale del PCI ha assunto anche quello di sindacalista della UIL Funzione pubblica e che quindi, a mio avviso, potrebbe far pensare ad una pressione politica per influenzare i risultati della trattativa sindacale, in una evidente inopportunità se non addirittura in un conflitto di interessi”.