GROSSETO – “Una vera passione attraversa il centrodestra maremmano: le partecipate. Non c’è una valutazione di merito e di funzione, di prospettiva e di adeguamento ai mutamenti. Per il centrodestra sono solo posti o poltrone come li definiscono loro”, così Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto, commenta la vicenda Netspring.
“La polemica aperta in questi giorni sulla sostituzione di Carlo Ricci dall’incarico di presidente di NetSpring rende evidente la necessità di una riflessione complessiva sulle cosiddette società partecipate – prosegue -. Per chiarire subito: le società partecipate non sono istituzioni e gli incarichi non sono elettivi. Le società partecipate sono imprese strumentali che hanno bisogno di una management che abbia competenze al passo con i tempi e le trasformazioni. È tempo di essere chiari: i presidenti delle partecipate non hanno una mandato dei cittadini, ma un incarico degli enti da cui dipendono”.
“La pubblica amministrazione deve guardare ad efficienza ed efficacia della sua azione per garantire al cittadino servizi sempre migliori e progetti innovativi per la collettività. In questa ricerca di miglioramento le imprese pubbliche vanno ripensate profondamente e con coraggio anche nelle loro strutture e, oltre ad avviare un percorso di riforma, dovremo fare in modo che le strutture delle partecipate garantiscano nel presente il massimo per il bene comune. Questo è il vero impegno che gli amministratori pubblici hanno con i cittadini ed è, dunque, importante non perdere tempo scegliere le energie che possano migliorare le imprese pubbliche”.
“Carlo Ricci è stato sostituito con l’obiettivo di rendere NetSpring più forte. Il ragionamento che ha indotto questa scelta è fondato su una valutazione delle competenze necessarie a compiere un ulteriore salto di qualità. In questi anni trascorsi Vivarelli Colonna non ha fatto nulla per migliorare l’efficienza di tutta la macchina provinciale comprese le partecipate, e non si può pensare che con la staticità si governi un’impresa. La precarietà degli incarichi aziendali è dettata proprio da questo tipo di valutazioni e per le aziende pubbliche dovrebbe essere ancor più vero. A NetSpring serve accelerare, offrirsi sul mercato con capacità di ricerca e con i nuovi strumenti che la tecnologia mette a disposizione”.
“Siamo in piena transizione al digitale e le Province hanno risorse destinate al passaggio al cloud e alla modernizzazione della pubblica amministrazione locale. Netspring deve contribuire a rendere concreto questo passaggio per tutti i Comuni. Le osservazioni del centrodestra e di Antonfrancesco Vivarelli Colonna non fanno altro che sottolineare la loro concezione di occupazione statica di tutto ciò che è pubblico, una logica di conquista che travalica le competenze, i risultati e la capacità di futuro”.
“Non comprendo, infine, la scelta assenteista dell’ex presidente della Provincia Vivarelli Colonna. Dopo aver vessato i cittadini con la Cosap, aver immobilizzato la Provincia, non viene mai in Assemblea dei sindaci ad esprimere il suo pensiero. Lo invito a confrontarsi pubblicamente sfuggendo per un attimo alla sua vocazione di leone da tastiera”, conclude Limatola.