GROSSETO – Più creatività; ripartire dai poveri; custodire lo stile del Vangelo. Sono le tre direttrici indicate agli operatori di Caritas diocesana da don Marco Pagniello, dal 24 novembre direttore di Caritas italiana.
Pescarese, 51 anni, don Marco è venuto in visita a Grosseto nella mattina di lunedì, incontrando il vescovo Giovanni e poi, in un momento assembleare gli operatori responsabili dei vari servizi di Caritas diocesana, affiancati dal costituendo consiglio diocesano che – per volontà del Vescovo di imprimere uno stile sempre più collegiale al servizio alla carità – sta dando vita ad un organismo che affianchi il direttore don Enzo Capitani.
Con don Pagniello anche don Mario Diana, assistente nazionale del Movimento Studenti di Azione Cattolica e della Confcooperative.
Tanti gli argomenti sul tavolo: dal progetto per la nuova sede Caritas, che – ormai definito nei suoi elementi essenziali – attende solo gli ultimi passaggi burocratici e che tornino a calmierarsi i costi delle materie prime per poter dare il via al cantiere; al tema di come affrontare questa fase successiva alla pandemia.
“Stiamo uscendo da un’emergenza sanitaria – ha esordito don Pagniello dopo aver ascoltato i vari responsabili raccontare i singoli settori di Caritas – che ha aperto ferite sociali profonde, mentre nel frattempo sentiamo gli effetti della guerra in Ucraina, che sta condizionando anche la nostra quotidianità, senza dimenticare le conseguenze di dieci anni di crisi economica del nostro Paese”. C’è, dunque, tanto da fare e la Chiesa “continua a cercare di dare risposte e ad indicare la via per dare speranza. A noi infatti – ha aggiunto – è chiesto di indicare vie nuove e che è possibile rompere certi meccanismi che hanno provocato ingiustizie e scarto”.
C’è un altro aspetto che don Pagniello ha toccato con gli operatori grossetani ed è quello della formazione “perchè la carità va fatta, certo, ma va fatta bene per cercare il bene vero di chi abbiamo di fronte”. Dinanzi ad una società più complessa, a problematiche sempre più stringenti ed articolate anche chi dedica il proprio tempo, in nome del Vangelo, per i poveri deve usare cuore, certo, ma anche competenza.
All’incontro mattutino sono intervenuti anche don Luca Caprini e don Alessandro Baglioni, rispettivamente vicario generale e vicario per la carità della diocesi di Pitigliano, mentre il Vescovo, insistendo sul tema della formazione, ha preannunciato un incontro, il 24 settembre, a Nomadelfia tra gli operatori Caritas delle due diocesi, per approfondire il tema dei centri di ascolto.
Subito dopo, don Pagniello si è recato a visitare i locali di Caritas in via Alfieri e la Bottega della solidarietà di via Pisa, incontrando alcuni operatori. Il direttore nazionale si è detto soddisfatto dell’organizzazione trovata e degli spazi a disposizione, pur evidenziando anche lui la necessità di una sede più adeguata. In via Alfieri ha visitato la sede del centro di ascolto, la cucina, la mensa, la dispensa, l’ambulatorio, le docce, mentre nel pomeriggio, in Episcopio, si è incontrato nuovamente con il Vescovo, il vicario generale, l’economo e il direttore di Caritas diocesana don Enzo Capitani, impossibilitato la mattina ad essere presente perché fuori sede.