CAMPAGNATICO – Nella sala consiliare del comune di Campagnatico, alla presenza dei candidati della lista “Solidarietà e Buon Governo – Pesucci Sindaco” si è tenuta quest’oggi la presentazione del programma elettorale del candidato sindaco Elismo Pesucci.
Idee, progetti e piani di intervento elencati in sei macro-punti che, se eletto primo cittadino dopo le consultazioni del 12 giugno, Pesucci intenderà mettere in atto nel quinquennio 2022-2027.
A sostenerlo una squadra composta da campagnatichesi doc, sei donne e quattro uomini, scelti sulla base della competenza, della rappresentanza territoriale e della diversità anagrafica. Ventiquattro anni il candidato più giovane, settantacinque anni quello più “anziano”.
Questi i nomi: Luca Volpe Rinonapoli (28 anni, dipendente), Giorgia Rosadini (24 anni, barista), Andrea Nofri (32 anni, vigile del fuoco), Anna Momini (30 anni, imprenditrice agricola), Giuliano Bartalucci (57 anni, dipendente Consorzio Bonifica), Manola Caferra (48 anni, cuoca), Luigi Pierangioli (75 anni, pensionato), Catia Galeazzi (42 anni, bancaria), Luisella Steri (43 anni, dipendente), Adriana Medei (74 anni, pensionata).
“Un programma coraggioso ed ambizioso – ha esordito Pesucci prendendo la parola e salutando gli intervenuti – che intende restituire alla nostra comunità il valore e la dignità che merita. Il Nuovo Rinascimento di Campagnatico (questo il nome del programma) – prosegue Pesucci – non vuole essere una formula vuota o un banale artificio retorico pensato per generare effetto e guadagnare facile consenso. Ma vuole essere, ed è, l’interpretazione autentica di quella tensione ideale che i cittadini campagnatichesi sentono ardere dentro il loro cuore oramai da quindici anni e per la quale chiedono oggi un deciso cambio di passo”.
Inevitabile quindi, per Pesucci, gettare un breve sguardo al passato e ripercorrere idealmente le tappe di un percorso che l’ha visto saldamente alla guida del comune per due mandati consecutivi.
“Campagnatico per un bel po’ di tempo, esattamente dal 1998 al 2007, ha potuto toccare con mano un modello di efficienza amministrativa e di capacità organizzativa. Ha dimostrato di poter crescere con le proprie forze e di competere, da pari, con le realtà toscane più blasonate e conosciute a livello nazionale ed internazionale. Dopo quella parentesi felice si è dovuto assistere ad un lento e costante declino che oggi ha condannato Campagnatico alla marginalità più assoluta. Il mio programma – ha precisato Pesucci – è stato pensato per riprendere idealmente quel percorso e riportare il nostro territorio a crescere”.
Al centro dell’azione di governo le opere pubbliche, i servizi, la promozione del territorio, la scuola, la cultura, la formazione, le attività produttive, le attività sociali e il tempo libero, la promozione economica e il turismo.
Tra i punti più significativi: l’approvazione urgente degli strumenti urbanistici (Piano Operativo e Piano Strutturale) per liberare gli investimenti e far ripartire l’economia del territorio; la realizzazione della Circonvallazione; la realizzazione di nuove aree di sosta nel comune capoluogo e nelle frazioni; la realizzazione della diga idroelettrica sul fiume Ombrone ( con la creazione di lago da sfruttare per l’attività turistica); la realizzazione dell’ impianto di videosorveglianza in tutto il territorio comunale (in particolare nei centri urbani Campagnatico Montorsaio Marrucheti, Granaione, S. Antonio e Arcille); la realizzazione di un nuovo asilo nido; l’apertura dell’Ufficio Postale a Montorsaio; la realizzazione del centro turistico internazionale presso l’ex falegnameria Martini; realizzazione di sentieristica e ippovie per attività di trekking, riding e walking; il taglio delle tasse e l’abbassamento del carico fiscale per i cittadini
“Non si tratta certo di un libro dei sogni – ha concluso Pesucci – piuttosto si tratta di un piano di azione attentamente ponderato, che tiene in attenta considerazione la disponibilità di risorse, la finanziabilità delle opere e la capacità di completamento degli interventi in un orizzonte temporale accettabile. Dieci anni di esperienza, caratterizzati da una politica “di spinta”, orientata al fare, mi hanno insegnato a tenere i piedi ben saldi a terra e guardare con realismo e ottimismo al futuro. Ci attendono anni di sfide importanti in cui saremo chiamati a decidere del destino del nostro territorio. Essere preparati e pronti è un dovere di ciascuno di noi. Ed avere una guida capace è un requisito imprescindibile se si desidera tagliare importanti traguardi”.