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SANTA FIORA – «Fermare la mensa scolastica dieci giorni prima che finisca la scuola è l’ennesimo esempio di come questa Amministrazione comunale sia assente completamente rispetto alle esigenze delle famiglie di questo comune» a dirlo Riccardo Ciaffarafà coordinatore di Forza Italia Amiata.
«Non ce ne stupiamo più, visto che la stessa mensa inizia un mese dopo l’inizio della scuola e, apprendiamo oggi, finisce dieci giorni prima, a differenza di Castel del Piano e Arcidosso, del calendario scolastico creando problemi a tutti quei genitori che lavorano e si devono organizzare con i propri figli: una situazione vergognosa».
«Ci sembrerebbe normale che mensa e trasporti fossero coincidenti col calendario scolastico, ma a Santa Fiora non è così. Nemmeno i campi estivi in questo comune sono garantiti per più settimane rispetto ai due comuni vicini. Insomma: questa Amministrazione fa solo propaganda, ma servizi concreti e reali a chi qui ci vive non li dà».
«Ci chiediamo dove vadano a finire i due milioni di euro che ogni anno questo comune incassa dalle varie compensazioni a fronte di 2600 abitanti: sindaco e Pd spendono e spandono soldi dei cittadini e non sono in grado di garantire una prestazione normale come la mensa ai bambini» prosegue Ciaffarafà.
«Tuttavia basti guardare la situazione sulla costruzione delle scuole medie che va avanti da anni dove il cantiere è chiuso e sotto la lente di ingrandimento di Procure varie, grazie anche alle nostre segnalazioni».
«Un mega appalto da 1.200.000 euro a fronte di pochi bambini, senza nessuna logica e criterio economico, voluto dal sindaco che ora è bloccato: purtroppo siamo alle solite, con Amministratori che si preoccupano del fumo, ma non guardano l’arrosto».
«La nostra proposta è quella di destinare risorse alla scuola per organizzare un servizio completo, dalla mensa, al trasporto alle attività estive. Una politica che sostenga le famiglie e le loro problematiche: soldi ce ne sono anche troppi in questo comune, ma manca la sensibilità di chi il comune lo vive solo qualche volta la settimana e non ha a che fare con i problemi quotidiani delle famiglie, con figli e con i problemi reali di questo comune».