GROSSETO – Dalla conta dei danni alle strategie per la ricostruzione. C’è l’esigenza di pensare subito al futuro e ad una possibile ripartenza soprattutto per quanto riguarda il mondo imprenditoriale e l’occupazione. «L’alluvione ha coinvolto 1.500 imprese agricole – osserva il presidente della provincia Leonardo Marras (nella foto) – e alcune grandi aziende dell’agroalimentare sono chiuse e metteranno centinaia di persone in cassa integrazione».
Un’emergenza lavoro che segue quella dei soccorsi e che rappresenta una nuova sfida e difficile che la Maremma dovrà affrontare nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. «Da oggi si apre una nuova fase, quella del ripristino. Dobbiamo avere una reazione immediata, ma non potremo farlo da soli. Abbiamo bisogno dell’impegno serio delle istituzioni e per primo del governo. Allo stesso tempo faccio appello al sistema bancario perché permetta di poter ripartire quanto prima».
Albinia: la situazione più difficile – E la situazione rimane difficile sopratutto nella zona sud della provincia e in particolare nel centro abitato e nella campagna di Albinia. Rispetto a qualche giorno fa comunque si registrano miglioramenti importanti. «La viabilità provinciale è nettamente migliorata. In questi giorni possiamo ripristinare molti collegamenti sopratutto per i soccorritori – dice Marras – e ad Albinia è stata ripristinata la corrente elettrica tramite generatori». Anche l’acqua è tornata nelle case, ma non è ancora potabile. E lì ad Albinia che rimane la zona più colpita dall’alluvione il comune di Orbetello sta allestendo un centro operativo di prima necessità per ogni evenienza.