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GROSSETO – Da un mese è “prigioniero” in casa sua. È questa la situazione di un uomo residente a Roselle che ha contattato la nostra redazione per segnalare un disservizio sanitario che sta vivendo.
L’uomo da tempo è costretto a vivere sulla sedia a rotelle, un mezzo elettrico particolare che gli era stato fornito dall’Asl. Lo scorso mese, però, la sua carrozzina si è guastata e da allora per lui è iniziata una trafila, che ad oggi è senza esito.
«Quando si è rotta – spiega -, i volontari dell’Anpas l’hanno portata all’Asl di via Don Minzoni dov’è stata presa in carico. Dopo un paio di settimane, in cui non ho avuto notizie, ho telefonato agli uffici i quali mi hanno indirizzato a una cooperativa di Follonica dove la mia sedia sarebbe stata mandata per ripararla. Quindi ho chiamato anche loro e mi hanno detto che non l’avrebbero riparata loro, ma un’altra azienda di Grosseto».
Infine, dopo un altro giro di telefonate, il nostro lettore è riuscito a ricevere l’informazione che la sua sedia elettrica non è più riparabile. Da allora è in attesa di una sostituzione e quindi da un mese non può spostarsi da casa e resta confinato tra le quattro mura della sua abitazione.
L’Asl Toscana sud est, contattata dalla nostra redazione, hanno assicurato che sta «lavorando per soddisfare le esigenze dell’utente» e che nei prossimi giorni la situazione dovrebbe risolversi.