MASSA MARITTIMA – Hanno voluto visitare i luoghi simbolo della Strage di Niccioleta per rendere omaggio agli 83 minatori, che tra il 13 e 14 giugno 1944, persero la vita nel terribile eccidio nazifascista.
Il Comune di Massa Marittima, sabato 14 maggio, ha accolto una delegazione di Prato di circa 50 persone, nella visita promossa dal Circolo Arci 29 Martiri e dall’associazione 6 settembre, entrambe di Figline di Prato.
Ad accoglierli è stato l’assessore del Comune di Massa Marittima, Ivan Terrosi, la direttrice dei Musei di Massa Marittima e della biblioteca comunale, Roberta Pieraccioli e Nadia Pagni, della sezione Anpi di Massa Marittima.
“La visita è iniziata da Castelnuovo Val di Cecina, presso il Vallino dove furono trucidate 77 persone, ed è proseguita a Niccioleta, dove persero la vita dietro al vecchio forno 6 minatori – spiega l’assessore di Massa Marittima, Ivan Terrosi -. È stato per me un onore accogliere la delegazione di Prato a cui ho raccontato la triste storia dei nostri martiri, insieme a Nadia Pagni e Roberta Pieraccioli. Sono intervenute anche Carla Castagni e Fiorella Petroni, rimaste orfane in quella strage. Ci hanno emozionato con il racconto della loro personale vicenda”.
“Ringrazio, infine, Luciano Castagni – aggiunge Ivan Terrosi – anch’egli rimasto orfano in quella drammatica vicenda, all’età di dieci anni. Oggi Luciano vive a Prato e per primo ha raccontato a coloro che sono venuti a farci visita la storia dei martiri di Niccioleta. Grazie a questa sua testimonianza, 50 persone sono venute sul nostro territorio. Questo è quello che vuol dire mantenere viva la memoria, tramandare agli altri per far sì che certi eventi siano sempre ricordati in modo da evitare che accadano nuovamente. Purtroppo un problema fisico ha impedito a Luciano di onorarci della sua presenza. Un augurio di guarigione con la speranza di poterlo vedere alla commemorazione prossima del 13 giugno. La delegazione ci ha fatto omaggio di due volumi che raccontano la storia dei 29 martiri partigiani di Figline e ci ha invitato per ricambiare la visita durante la loro commemorazione”.