La pandemia ha condizionato tutti i settori commerciali, sia in positivo (solo per alcuni) che in negativo. Il mercato legato all’arredamento ha subito un tracollo da cui si sta lentamente riprendendo. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su questo settore e su tutto ciò che lo circonda.
Il calo del 2020
Sappiamo bene che molti settori hanno subito pesanti ripercussioni dal periodo pandemico, soprattutto nell’anno in cui tutto è cominciato, ovvero il 2020. Solo in quell’anno, la produzione dei mobili ha visto il fatturato scendere dell’8%, ovvero più di 400 miliardi di euro. In Italia, nello stesso anno, il fatturato è sceso del 9% a causa del costo elevato legato alle materie prime, tra cui soprattutto il legno. Parliamo di un settore che fa lavorare più di 300 mila persone, perciò possiamo immaginare quanto sia stato pesante questo tracollo. Inoltre, c’è da considerare anche il fatto che l’Italia sia leader in UE (insieme alla Germania) dell’export di mobili per l’arredamento, con quest’ultimo che ha ricevuto un calo minore del fatturato (eliminando quindi i prodotti legati all’edilizia).
La ripresa nel 2021, la situazione attuale e il futuro
Le aziende colpite hanno cercato subito una reazione per contrastare l’andamento negativo, e molte delle aziende italiane hanno aumentato il loro fatturato del 19% rispetto al 2020. Un dato davvero positivo, considerando l’anno precedente.
Il post lockdown ha creato anche un senso della pulizia in casa che prima molti italiani non avevano. Molti si sono affidati a fonti come il catalogo Stanhome per curare la propria casa, e hanno spulciato i negozi dei vari marchi italiani per rinnovare l’arredamento della loro casa in cui erano stati rinchiusi l’anno precedente. C’è da dire che, anche a causa del lavoro in smartworking, molte aziende hanno dovuto chiudere le loro filiali, ma allo stesso tempo hanno avuto idee innovative per aggiornare e modernizzare la loro produzione.
Da tenere a mente, anche per il futuro, è la scelta dei migliori brand d’arredamento italiani legata alla sostenibilità. Molti adesso utilizzano materiali riciclati e puntano a ridurre molte delle emissioni per impattare meno sulla natura che ci circonda. Questa scelta ha bisogno di tempo per essere implementata a dovere, ma la ripresa economica del settore sta contribuendo alla causa.
Attualmente, l’Italia sta esportando i propri mobili verso USA, Francia e Germania e sta vedendo i propri introiti aumentare.
Ma cosa ci aspetta nel futuro? L’impressione generale è piuttosto positiva, e le esportazioni sembrano aumentare a vista d’occhio. Dopo una chiusura più che positiva nel 2021, il 2022 ha già registrato un ulteriore aumento nel primo trimestre. Si spera fortemente in un trend sempre più positivo per i prossimi mesi. Dopo un brutto periodo, sembra (finalmente) tutto andare per il verso giusto. Innovazione e concretezza sono i due elementi fondamentali che hanno caratterizzato questa ripartenza, e grazie alla forte volontà italiana si potrà puntare sempre più in alto.
Questa era una breve cronistoria del mercato dell’arredamento da 2 anni a questa parte. Speriamo che l’articolo vi sia piaciuto. A presto!