GROSSETO – Lavorare per garantire la stesura dei documenti di programmazione, analizzare i processi e valutare l’organizzazione: sono questi i compiti che Tania Barbi, la nuova direttrice del Coeso Società della Salute, si è posta a breve termine. Lo ha sottolineato questa mattina, venerdì 22 aprile, nel corso di una conferenza stampa in cui è stata affiancata dal presidente Marcello Giuntini.
Con la firma, nei giorni scorsi, del contratto ha preso il via ufficialmente l’incarico che vedrà la dottoressa Barbi alla guida del Coeso Società della Salute per i prossimi tre anni.
“In queste prime settimane, oltre a portare avanti il lavoro ordinario, necessario anche per la definizione di una serie di documenti di programmazione o per la progettazione legata al Pnnr, che rappresenta un’occasione da non perdere per l’organizzazione dei servizi sociali e sanitari territoriali, sarà fondamentale occuparsi di analisi e di organizzazione – ha spiegato la direttrice -. La Società della Salute Amiata Grossetana, Colline Metallifere e Grossetana è la più estesa, dal punto di vista territoriale, della regione e risponde ai bisogni di 170mila cittadini; per questo è importante che il sistema per la produzione di servizi e prestazioni sia messo a punto al meglio delle sue potenzialità”.
Il lavoro della direttrice, quindi, si concentrerà inizialmente sull’organizzazione del personale e delle strutture di produzione dei servizi: “Ho trovato un ambiente accogliente e sereno – ha aggiunto Tania Barbi – e sono convinta che potremo lavorare al meglio per rispondere ai bisogni del territorio, mantenendo un dialogo costante con i sindaci che sanno farsi portavoce di istanze e necessità specifiche a cui proveremo a dare risposte”.
“Sono molteplici gli obiettivi di questo mandato direzionale – ha dichiarato il presidente del Coeso SdS, Marcello Giuntini -. La dottoressa Barbi, come prevede la legge regionale, sarà alla direzione della Società della Salute e del Distretto socio sanitario e quindi avrà un duplice ruolo: da un lato provvedere al lavoro sui servizi sociali, dall’altro quello di organizzare la sanità territoriale in un’ottica di ancora maggiore integrazione”.
“Per quanto riguarda l’organizzazione dei servizi sociali – ha sottolineato Giuntini – è indispensabile continuare il percorso intrapreso di omogeneizzazione delle prestazioni in tutta l’area socio sanitaria. In questi mesi anche i Comuni delle Colline Metallifere e quelli dell’Amiata stanno andando verso l’aumento delle quote pro capite erogate alla SdS e di quindi anche i servizi offerti devono andare verso l’uniformità. A questo si aggiunge un importante lavoro da portare avanti in materia di governance: desideriamo dare una maggiore attenzione ai territori periferici, anche attraverso nuovi strumenti da mettere in campo con la modifica dello Statuto e del Regolamento di funzionamento, perché è fondamentale che tutti i territori siano adeguatamente coinvolti nelle scelte di governo e per far sì che i servizi rispondano ai bisogni concreti delle diverse comunità territoriali”.
Anche rispetto al lavoro nella conferenza zonale dei sindaci, Giuntini ribadisce che è fondamentale migliorare la programmazione: “I servizi sanitari territoriali possono essere migliorati in un contesto che, chiaramente, non è avulso dalla programmazione dell’Azienda sanitaria e dalle politiche regionali, ma dobbiamo disegnare una nuova sanità territoriale, che metta al centro case e ospedali di comunità e servizi di prossimità. Il Pnnr interviene sulle risorse economiche e certamente potrà portare benefici all’intera area socio sanitaria, ma dobbiamo fare la nostra parte nella costruzione di un nuovo modello di organizzazione territoriale che potenzi, in maniera importante, la sanità rurale, capace rispondere alle esigenze del nostro territorio, che è molto vasto, eterogeneo e con una densità di popolazione varia. Dobbiamo far sì che i cittadini possano usufruire degli stessi servizi e delle stesse prestazioni in tutta l’area di nostra competenza”.