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GROSSETO – Questa mattina il parroco della chiesa di San Francesco si è recato dai carabinieri per denunciare il furto di un Crocifisso in ottone, portato via da ignoti nelle cappella di Sant’Antonio.
Difficile dire a quando risalga il furto. I frati sospettano che si sia verificato tra giovedì e venerdì della settimana santa, quando la cappella – che solitamente custodisce il Santissimo Sacramento – è rimasta inutilizzata, perché le ostie consacrate si trovavano nel tabernacolo all’altare della reposizione, allestito lungo la parete di destra della chiesa del centro storico per i riti del triduo pasquale.
“Quando sabato mattina abbiamo ripristinato la cappella di sant’Antonio per le sue abituali funzioni, ci siamo accorti che il Crocifisso non c’era – racconta il parroco, padre Gabriele Monnanni – Sul momento non ci abbiamo dato troppo peso: avendo, nei giorni precedenti, utilizzato suppellettili per l’altare della reposizione, ci era parso che il Crocifisso fosse stato collocato in una stanza in convento. Alla luce, però, di quanto avvenuto in cattedrale, ci siamo messi a cercare e del Crocifisso non c’è traccia. Per questo abbiamo ritenuto opportuno fare denuncia, anche per fornire agli inquirenti tutti gli strumenti utili per capire se i due episodi possano essere tra loro collegabili. Il Crocifisso, alto circa 70 centimetri, non era di valore, per cui anche se fosse stato portato via per essere rivenduto, non consentirebbe di ricavarci granché, tuttavia sono episodi che fanno davvero male”.
Peraltro, durante la quaresima dalla chiesa di San Francesco erano spariti anche due piccoli candelieri in legno, da altare, moderni e dunque anch’essi di poco valore.