GROSSETO – Il 118 compie 30 anni e l’Asl Toscana sud est celebra questo anniversario con una settimana di eventi.
Un servizio nato il 27 marzo 1992 quando, con Decreto dell’allora Presidente della Repubblica, veniva istituito in tutta Italia il sistema di emergenza territoriale 118. In queste tre decadi il servizio, grazie anche a tecnologie all’avanguardia, è diventato sempre più innovativo. Quando si dice 118, si dice sicurezza, tempestività, professionalità, competenza e lavoro di squadra, caratteristiche che hanno fatto la differenza in tutti questi anni e hanno permesso di salvare tante vite.
A Grosseto questo importante compleanno, ricordiamo che la prima centrale del 118 in Toscana è nata proprio nel capoluogo maremmano il 15 settembre 1995, è stato ricordato oggi con un flash mob presso l’elisoccorso dell’ospedale Misericordia. Erano presenti medici, infermieri, operatori socio-sanitari, dirigenti, volontari, autisti, soccorritori che hanno formato un grande 118 tenendosi per mano e salutando insieme in questo modo il trentennale del 118. Un servizio che solo nel 2021 nel territorio della Asl Toscana sud est, con le centrali di Siena – Grosseto e quella di Arezzo, ha gestito quasi 107 mila interventi di emergenza mentre sono stati 936 quelli dell’elisoccorso Pegaso 2.
Per quanto riguarda il territorio della Provincia di Grosseto l’operatività si svolge in stretta sinergia con la Centrale Operativa di Siena 24 ore al giorno per tutto l’anno senza sosta con 8 postazioni medicalizzate, più una nel periodo estivo, e 9 infermieristiche, più una nel periodo estivo. A supporto una rete di ambulanze messe a disposizione dalle associazioni di volontariato e dalla Croce Rossa Italiana.
“In questi anni il servizio emergenza della nostra Azienda – dichiara Massimo Mandò, direttore del Dipartimento Emergenza/Urgenza della Asl Toscana sud est – è diventato uno settori ad alta specializzazione per l’azienda sanitaria. La nostra organizzazione è modello a livello nazionale. Medici, infermieri e volontari lavorano fianco a fianco con grande intesa ed i risultati si vedono. Abbiamo una rete di intervento capillare in grado di intervenire in pochi minuti in tutte le zone, anche le più distanti. Vorrei anche evidenziare il grande sforzo fatto per il potenziamento tecnologico e sulla preparazione degli operatori. I due anni di pandemia ci hanno insegnato molto e ne faremo tesoro: una grande esperienza sul campo ed un rapporto ospedale-territorio fondamentale per il buon funzionamento dell’assistenza e la cura delle persone. Il futuro della sanità si gioca proprio in questo binomio tra presidi ospedalieri e assistenza territoriale”.
“L’uso dell’elisoccorso ha registrato una evoluzione significativa sia culturale che professionale che ha portato il servizio a diventare un elemento di eccellenza – spiega Stefano Barbadori direttore dell’Elisoccorso della Asl Toscana sud est –, questo grazie all’impegno costante del personale del sistema di emergenza – urgenza insieme a quello dell’Azienda che ha sempre creduto in questo progetto. Abbiamo aumentato costantemente i nostri interventi nel corso degli anni soprattutto per quanto riguarda i voli notturni grazie ai nuovi visori che ci permettono di atterrare di notte, anche su superfici non illuminate. Inoltre l’operatività diagnostica e sanitaria a bordo è cresciuta esponenzialmente, possiamo effettuare ad esempio: trasfusioni, ecografie, emogasanalisi e anche la ventilazione per i pazienti più gravi. In pratica – conclude – il Pegaso 2 è un’ambulanza che può arrivare in tempi brevissimi in ogni luogo del territorio e in grado di rispondere sempre meglio alle domande di salute che quotidianamente i cittadini ci pongono”.