di Lorenzo Falconi
GROSSETO โ Un nuovo capitolo sulle incertezza Mabro รจ stato scritto questa mattina. Lโassemblea dei lavoratori non ha sciolto i tanti dubbi che aleggiano sullโazienda di abbigliamento, anche perchรฉ la proprietร continua lโeterna lotta contro il tempo, in primis per saldare le mensilitร arretrate.
Le risposte arrivate dal confronto in Regione, conclusosi ieri sera, non hanno soddisfatto le maestranze e quindi la situazione non si discosta poi molto dal 26 ottobre, giorno in cui lโazienda fu chiusa per ristrutturazione. Alla riapertura, slittata di un paio di giorni, cโรจ sempre il fronte della spaccatura tra i lavoratori, tra chi presta servizio e chi sta fuori in regime di cassa integrazione.
La novitร piรน sostanziale, arriva perรฒ da i 12 dipendenti impiegati negli uffici di programmazione, modelli, su misura, consumi e accessori. In pratica il cuore pulsante dellโazienda che rischia di bloccare in modo pressochรฉ totale la produzione. In pratica, non รจ stato digerito quel 60% della mensilitร di settembre che lโazienda ha promesso di pagare a breve. I dipendenti vogliono il saldo completo e minacciano di incrociare le braccia con il pieno appoggio delle Rsu. Un duro colpo per la proprietร , soprattutto sotto lโaspetto della fiducia, venuta meno dopo mesi di sostegno da parte dei dipendenti, malgrado lo stato di incertezza.
I vertici aziendali hanno evidenziato le possibili ripercussioni di tale azione con il rischio chiusura, ma lโaffermazione รจ stata rispedita al mittente, in quanto รจ lโazienda stessa, secondo i 12 dipendenti, che deve assumersi la responsabilitร della gestione. Probabili quindi, che la scelta ricada su una soluzione intermedia, con il ricorso alla cassa integrazione, ipotesi poco gradita dalla proprietร in un momento delicato anche dal punto di vista degli ordini in arrivo. Intanto, domani mattina, 9 dei dipendenti in cassa integrazione verranno richiamati dallโazienda per prestare regolare servizio.