GROSSETO – Si sentono già i primi effetti della guerra in Ucraina. Purtroppo la situazione a Kiev, Mariupol, Kharkiv e non solo non accenn a placarsi, così come le sanzioni che il mondo occidentale ha rivolto alla Russia di Putin.
Stamani, tra l’altro, i costi della benzina e del diesel si sono alzati vertiginosamente, superando anche il tetto dei due euro al litro.
In provincia, si registrano prezzi particolarmente alti in alcune aree, come Grosseto, Orbetello, Massa Marittima e Roccastrada. Allo stesso tempo si registrano (restando comunque su livelli generalmente alti) realtà più positive, per esempio, sia a Grosseto che a Sorano.
Sulla questione è intervenuta anche la Confcommercio Grosseto. “Il prezzo del carburante è volato alle stelle mentre il margine di guadagno si è ridotto ormai all’osso. E’ un settore allo stremo – denuncia Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – Tutti i giorni riceviamo richieste di aiuto da parte della categoria. Dopo l’avvento dei mezzi ibridi, dopo la pandemia con i suoi lockdown che hanno praticamente interrotto viaggi e spostamenti, dopo il pesantissimo caro bollette di cui abbiamo più volte parlato anche dalla parte dei benzinai, ci mancava solamente la guerra in Ucraina a dare il colpo di grazia alle imprese del comparto, molte delle quali rischiano di chiudere i battenti a stretto giro”.
I numeri snocciolati dalla Confcommercio di Grosseto parlano da soli. I prezzi della benzina e del gasolio stanno sfondando il tetto dei due euro al litro, il gas ha segnato un rincaro del 30 per cento, mentre il margine netto dentro al quale i benzinai devono inserirci tutti i costi, compreso il loro compenso, è di un misero 2 per cento.
“Non si può fare finta di niente – continua Orlando – il settore è davvero al collasso, adesso ha bisogno di liquidità per cercare di andare avanti, se non è già troppo tardi”.
“Chiediamo interventi immediati sul listino prezzi dei carburanti, una misura questa che va anche a tutelare i consumatori, ovvero tutti noi – dicono dalla Figisc Confcommercio – Inoltre ci aspettiamo interventi di sostegno veri alla categoria dal Governo e dalle compagnie petrolifere, queste ultime di fatto latitanti di fronte alla nostra emergenza”.
“Figisc Confcommercio – prosegue la nota – chiede inoltre l’estensione del credito d’imposta per le transazioni elettroniche legate all’acquisto carburanti, crediti di imposta sugli aumenti dell’energia elettrica, ulteriori dilazioni dei pagamenti dei carburanti per far fronte ai maggiori costi, e non ultimo l’apertura di un tavolo governativo sulla crisi del settore”.