CASERTA – La cerimonia di consegna del premio Professor Giuseppe Moscati, Medaglia d’argento del Presidente della Repubblica, giunto alla 25° edizione, si è svolto il 28 Ottobre a Casale di Carinola in provincia di Caserta.
Patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Senato della Repubblica, dal Consiglio Regionale della Campania e dalla Provincia di Caserta, il premio Moscati è un riconoscimento per quanti, operatori sanitari o meno, interpretano la vita con umiltà ed utilizzano la loro professione per lenire le altrui sofferenze, sull’esempio di San Giuseppe Moscati, medico scienziato insigne napoletano.
Quest’anno il premio è stato attribuito, oltre che alla Guardia di Finanza, a Sergio Ortelli, Sindaco di Isola del Giglio e ad Arturo Cerulli, Sindaco di Monte Argentario, in rappresentanza della popolazione isolana e del promontorio d’argento per essersi distinti durante le operazioni di salvataggio nella notte fra il 13 ed il 14 gennaio 2012, e per la straordinaria accoglienza ai passeggeri sopravvissuti alla tragedia della Concordia.
Fra i premiati la Guardia di Finanza di Porto Santo Stefano, quale riconoscimento ai militari impegnati nei soccorsi, di doti di profonda umanità, coraggio ed altruismo. Il premio è stato ricevuto dal Maresciallo Aiutante Giovanni Cappiello, Comandante della Brigata di Porto Santo Stefano, alla presenza delle Autorità intervenute. Nella circostanza della consegna del premio, il Maresciallo Giovanni Cappiello ha espresso parole di profonda gratitudine verso gli organizzatori della prestigiosa manifestazione e, in particolare, nei confronti dell’ispiratrice della cerimonia, Dott.ssa Amelia Allucci.
Nell’occasione, altri importanti riconoscimenti sono stati consegnati alla farmacista dell’Isola del Giglio, dott.ssa Vittoria Celli, a Don Tonino Palmese per l’Associazione Libera “Contro le mafie” ed ai familiari del compianto Mario Cotugno, docente della Facoltà di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli.
Il programma è stato anticipato dalla Santa Messa officiata da don Giovanni Siciliano al convento monumentale di San Francesco.