MASSA MARITTIMA – “Il compimento del 20esimo anno dall’istituzione del Parco Minerario delle Colline Metallifere potrebbe a nostro avviso fornire l’occasione per tracciare un bilancio dell’attività svolta da tale organismo, in vista di una successiva nuova fase operativa, progettata in relazione ai mutamenti intervenuti nel contesto socio-economico ed alla luce dei nuovi orizzonti aperti dell’attuale dibattito
culturale sui concetti, ad esempio, di ‘paesaggio’ e di ‘tutela’”, scrive, in una nota Giacomo Vinciguerra, portavoce del Comitato Lido Santini.
“Questa – spiega Vinciguerra – è una delle riflessioni che il Comitato Lido Santini, il 26 gennaio scorso, ha espresso ai membri del Consiglio direttivo e della Comunità del Parco nazionale delle Colline Metallifere in una lettera in cui sono state anche illustrate le ragioni della richiesta inviata dal comitato stesso alla Soprintendenza di Siena per riconoscere il sito di Fenice Capanne e l’intero patrimonio minerario dell’area metallifera come beni della comunità meritevoli di salvaguardia ai sensi del decreto legislativo 42/2004 (Codice dei beni culturali)”.
“Il Comitato, peraltro, ribadisce la convinzione che la salvaguardia del sito di Fenice Capanne non si pone in contrapposizione con le previste bonifiche ambientali e la messa in sicurezza idraulica del sito – va avanti il portavoce del Comitato Lido Santini -; al contrario, si auspica che l’Eni proceda celermente ad una progettazione che possa coniugare le esigenze ambientali e quelle culturali”.
“Pur rilevando con rammarico il silenzio finora riscontrato da parte degli organismi istituzionali già interpellati, il comitato conferma, infine, la propria volontà di continuare a farsi portavoce delle istanze di rigenerazione territoriale provenienti ‘dal basso’ delle comunità locali e rinnova la propria disponibilità a collaborare con gli organi del parco, con le amministrazioni comunali e con tutte le altre componenti che sono i principali ed indispensabili promotori di ogni possibile intervento in risposta a quanto sollecitato”, conclude Vinciguerra.