ORBETELLO – «Qualche giorno fa la giunta di Orbetello ha deliberato di abbandonare la procedura di ricorso in appello contro la sentenza del Tribunale di Grosseto con la quale il comune è stato condannato a pagare circa 643.000 euro oltre a interessi legali. Ma perché siamo arrivati a questo punto? » chiede il gruppo di opposizione Alternativa Orbetello.
«Le scelte urbanistiche delle amministrazioni di centro destra fin dal 1999 e per 21 anni (sindaco Rolando Di Vincenzo, sindaco Altero Matteoli, sindaco Andrea Casamenti) di questo territorio si sono dimostrate fallimentari. Oggi dopo 22 anni siamo ancora all’immobilismo completo, e gli attori sono sempre gli stessi, con ruoli diversi. Il contenzioso legale tra il Comune e la ditta appaltatrice inizia nel 2010, sotto l’amministrazione Matteoli, vice sindaco Teglia, assessore all’urbanistica Di Vincenzo ed assessore al bilancio l’attuale sindaco Casamenti, ma tutto ha origine con le scelte del Piano regolatore del 1999 e le varianti urbanistiche seguenti».
«Noi cittadini ci troviamo a pagare 643.000 euro a causa di scelte politiche e amministrative superficiali,
approssimative ed economicamente dannose. In concreto, l’attuale amministrazione evidenzia una serie di contraddizioni sulla programmazione e pianificazione del territorio». Alternativa evidenzia «che la politica della destra ha bloccato lo sviluppo del comune di Orbetello, non permettendo la crescita della realtà termale che avrebbe potuto dare posti di lavoro e sviluppo economico, con prolungamento della stagione turistica» prosegue la nota.
«I fatti dimostrano l’incapacità di avere una visione di sviluppo e di programmazione necessaria per far crescere una comunità. Alternativa è preoccupata, in questo momento storico, con le risorse che potranno arrivare grazie al Pnrr sui territori, data l’incapacità manifesta di questi amministratori. Se la gestione è come quella delle Terme dell’Osa, sarà meglio pensarne un’altra».
«L’amministrazione Casamenti si limita a rispolverare progetti rimasti chiusi nei cassetti per anni, come l’isola ecologica e la casa della salute». Alternativa inoltre esprime «preoccupazione per la continua delegittimazione e il depotenziamento politico della figura istituzionale del sindaco: la perdita della presidenza della Conferenza zonale dei Sindaci, l’imposizione della bolla Covid, e ancora la delegittimazione da parte del centro destra provinciale con la mancata elezione a presidente» conclude la nota.