GROSSETO – “Sophie adora la musica, le è familiare da quando è nata perché mio fratello è un musicista e in casa la abbiamo sempre ascoltata. Per lei è stata un fantastica sorpresa ed è una gioia poter utilizzare l’Ocarina player durante la terapia al centro; dalle canzoni classiche, come ‘Nella vecchia fattoria’, alle ninne nanne, la musica ha il potere di farla rilassare e durante l’ascolto esprime la sua contentezza mimando e ballando. Vederla così rilassata mi rende felice. Ricordo che la filastrocca popolare ‘La famiglia dei gobbon’ me l’ha fatta rimettere decine di volte da quanto le piaceva! Sophie è autistica, non riesce a pronunciare frasi complete, ma sa farsi capire comunicando con il mondo attraverso altre forme di espressione, tra cui la musica che la stimola realmente e suscita in lei belle emozioni. La nostra esperienza è molto positiva e sono contenta che mi figlia possa avere l’opportunità di essere curata anche con la musica”.
Così mamma Irene racconta l’approccio che sua figlia Sophie, di 7 anni, affetta da disturbo dello spettro autistico, ha avuto con i lettori musicali chiamati Ocarina player, donati al Centro per l’autismo di Grosseto, dove la bambina è in cura, da una ditta fiorentina che li produce e che da qualche mese il dottor Ettore Caterino, direttore del Centro e della Rete aziendale per l’autismo della Asl Toscana sud est, ha introdotto nelle sedute di terapia con i bambini seguiti dal servizio.
“Ringrazio Gianluca Giannini e i suoi soci per la preziosa donazione che assume un valore davvero importante nella terapia dei nostri piccoli pazienti – spiega il dottor Caterino -. La musica ha una dimensione interattiva che provoca piacere e che fa incontrare e condividere emozioni; il suo potere terapeutico e benefico è indiscutibilmente riconosciuto e trova il consenso unanime della comunità scientifica. Nella cura del bambino autistico diventa un elemento fondamentale, un vettore di comunicazione naturale che, se sviluppato adeguatamente, può aiutare a stabilire relazioni a vari livelli”.
“Quando un bambino autistico sceglie un brano o preferisce una tonalità rispetto a un’altra, mette già in atto una comunicazione che permette agli altri di comprendere i suoi gusti e le sue intenzioni, soprattutto nel caso dei bambini che non parlano – prosegue il direttore -. L’ascolto della musica, i movimenti del corpo nel ballo, guardare insieme un video, sono tutti modi per canalizzare l’attenzione, mettersi in relazione, coinvolgersi reciprocamente in una attività, vivendo la medesima esperienza emozionale. I bambini autistici sono estremamente attenti e sensibili a questo tipo di stimoli. La musica è il connettore più potente dopo il linguaggio, un veicolo di crescita che consente di superare le barriere del deficit comunicativo. Il nostro intento è promuovere un atteggiamento educativo genitoriale di ascolto della voce e della musica, creare tempi e modi per relazionarsi a bambini con difficoltà comunicative, diversi da quelli del linguaggio puramente verbale”.
“L’ascolto di canzoni o audio storie – va avanti Caterino – aiutano inoltre lo sviluppo del linguaggio: nel lavoro con i logopedisti e gli psicologi, per esempio, i bambini autistici spesso ascoltano ripetutamente lo stesso pezzo di un brano musicale e successivamente amano registrarsi mentre provano a ricantarlo. Questo permette loro di essere consapevoli del proprio linguaggio e anche aumentare la produzione linguistica”.
Il centro per l’autismo di Grosseto fa parte della Rete aziendale e segue circa 100 minori con disturbi dello spettro autistico dei circa 300 in totale in carico ai servizi Asl di tutto il territorio della provincia di Grosseto. Negli ultimi anni si assiste a un aumento dell’insorgenza dell’autismo, dovuto in larga parte a motivi genetici, ma anche a prematurità, traumi al neonato durante il parto, altri fattori legati ad agenti tossici che possono interferire con il neurosviluppo. Oggi, grazie ai progressi nella ricerca, a strumenti più avanzati e a una sensibilità maggiore nei confronti dell’autismo è possibile una diagnosi rapida e più accurata e con un intervento terapeutico precoce le forme lievi della malattia si possono risolvere.
“Siamo molto felici di questa iniziativa che ha riscontrato grande successo – afferma il titolare della ditta donatrice, Gianluca Giannini – L’intento rientra perfettamente nella nostra missione che è quella di diffondere l’audio nell’infanzia e renderlo accessibile a tutti, incondizionatamente. Il fatto che in questo caso particolare ne possano beneficiare bambini e ragazzi con problemi e disabilità è per noi motivo di soddisfazione ancora maggiore”.
“Gli Ocarina player donati al centro per l’autismo di Grosseto, grazie alla collaborazione del dottor Caterino, sono lettori MP3 ricondizionati, ovvero device in cui vengono sostituite le componenti non più funzionanti o resi di clienti, a cui viene ridata nuova vita, invece di disfarcene, da qui il nome ‘Ocarina (re)player’ del progetto – conclude Giannini – Nel tempo, abbiamo avuto un riscontro positivo rispetto all’utilizzo del lettore anche da parte dei bambini con difficoltà e questo ci ha fatto riflettere sull’utilità che il dispositivo può avere per i professionisti che si occupano della cura per esempio dei disturbi dello spettro autistico”
Ocarina player è un lettore mp3 performante che sebbene sia pensato appositamente per l’ascolto di musica da parte di bambini, dai primi anni di vita fino ai 6/7 anni, integra perfettamente le caratteristiche di un giocattolo, essendo facile da usare, colorato, ergonomico e di gomma atossica, con le funzionalità di un dispositivo “da grandi”, grazie alla buona qualità dell’audio, parecchie ore di autonomia e la possibilità anche di registrare suoni esterni. Al centro grossetano sono stati donati circa 50 lettori con all’interno 100 tracce di vari generi musicali adatti ai bambini.