FOLLONICA – Dopo lo stop da parte dell’Inps all’assegno mensile di 287 euro per l’assistenza degli invalidi civili parziali, i capigruppo di maggioranza Enrico Calossi, Giacomo Manni e Mara Pistolesi hanno presentato in sede di Consiglio comunale una mozione che è stata votata all’unanimità da tutti i presenti. Nella mozione viene chiesto il superamento della linea interpretativa dell’Inps che, il 14 ottobre scorso, ha escluso dal beneficio dell’assegno mensile gli invalidi civili parziali (compresi tra il 74 percento e il 99 percento) che svolgono qualsiasi attività lavorativa, anche precaria o parziale.
«Si tratta di un assurdo logico – dicono i capigruppo – giuridico ma anzitutto sociale, che colpisce i disabili che sono disoccupati e inoccupati ma che svolgono una piccola attività lavorativa percependo un reddito bassissimo. Parliamo in realtà di un piccolo sostegno: un assegno di soli 287 ero al mese. Non sappiamo quali motivazioni abbiano spinto l’Inps a emanare il messaggio in questione ma questa scelta ha conseguenze negative sulla possibilità che possono avere i giovani disabili nell’intraprendere un percorso di inclusione sociale grazie a brevi occasioni di lavoro».
Nonostante il protocollo di intesa sottoscritto dall’Inps con Anmic, Ens, Uici e Anfass, per la decisione di sospendere l’assegno non è stato consultato il tavolo di confronto tra Inps e le Associazione delle persone con disabilità. Il Consiglio comunale di Follonica ha quindi espresso la propria assoluta contrarietà al provvedimento in questione, chiedendone l’immediato ritiro.
Inoltre, i consiglieri Calossi, Manni e Pistolesi hanno chiesto al sindaco e alla Giunta di coinvolgere, rapportandosi anche con l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia, i deputati e i senatori eletti sul territorio per impegnarsi a proporre una norma interpretativa che superi questa situazione, sensibilizzando inoltre tutte le forze sociali, associazionistiche e sindacali.
«Pur essendo stato inserito, da parte del ministro Orlando e della maggioranza di Governo, un emendamento nel decreto fiscale votato il 14 dicembre scorso alla Camera atto ad avviare un superamento di questa linea – ha spiegato il consigliere Manni in sede di Consiglio comunale – risultano sempre presenti delle criticità in merito al periodo in cui l’assegno non è stato percepito a partire da ottobre in poi, generando in questo modo molti disagi a coloro che sono stati colpiti».