MAGLIANO IN TOSCANA – “In un momento in cui la violenza contro le donne e i minori è frequente ed ha effetti devastanti sulle vittime e sulla comunità, le risposte del Governo in proposito sono insufficienti e pertanto l’auspicio è che dinanzi a tanta malvagità le pene diventino molto più severe e restrittive”, a dirlo l’assessore al Sociale Mirella Pastorelli e la presidente della Commissione per le Pari opportunità Doriana Melosini.
“Per le vittime di violenza – proseguono -, è importante informarle che con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 17 dicembre 2020 è stato introdotto il Reddito di libertà, un contributo economico destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia. Con la recente circolare Inps, la 166/2021, l’Istituto ha informato l’utenza che il beneficio sarà nella misura massima di 400 euro mensili pro capite, concesso in un’unica soluzione per massimo 12 mesi, finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per assicurare l’autonomia abitativa e la riacquisizione dell’autonomia personale, nonché il percorso scolastico e formativo dei figli o delle figlie minori. Destinatarie del contributo sono le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno e le straniere aventi lo status di rifugiate politiche o lo status di protezione sussidiaria, in possesso dei requisiti richiesti”.
“L’Inps, con il messaggio 4352/2021, vuole rassicurare che le domande presentate e non accolte nel corso dell’anno per mancanza di fondi non saranno scartate al 31 dicembre 2021 – spiegano Pastorelli e Melosini -. In caso di ulteriori finanziamenti nell’anno 2022, le domande conserveranno la loro validità. Un sostegno, anche se minimo, importante in un momento in cui le donne moralmente si sentono private di ogni loro diritto, il primo la libertà di essere donna, madre, moglie e fuggire da chi le tratta come oggetti e proprietà da usare secondo i propri voleri”.
“Nel caso fossero presenti, nel comune di Magliano, casi che possono accedere al contributo, è necessario rivolgersi il giovedì ai servizi sociali presso il distretto socio sanitario di Magliano in Toscana”, concludono.