ORBETELLO – «Oggi si è svolto il consiglio comunale e, a conferma delle nostre preoccupazioni, il confronto è stato esiguo e si è svolto solo su di piano tecnico e non politico, dove ancora una volta la maggioranza ha scaricato la responsabilità dell’inefficace gestione degli strumenti democratici, di cui la convocazione del consiglio fa parte, sui dirigenti».
Così il gruppo di minoranza Alternativa Orbetello dopo il consiglio comunale di oggi, 17 dicembre.
«Sono, a quanto pare, i dirigenti a fornire l’ordine del giorno di un consiglio comunale, senza che ci sia una gestione e una programmazione politica. L’indirizzo politico permetterebbe di dare priorità a esigenze e lacune della collettività, che davvero necessiterebbero di risorse immediate – affermano i consiglieri -».
«Proprio questa mattina gli studenti hanno manifestato davanti al comune per la mancanza di riscaldamento nelle aule, problema non certo nuovo, eppure in consiglio siamo stati noi dell’opposizione a rilevarlo, davanti all’ennesimo silenzio da parte della maggioranza. Anche a fine consiglio, ci troviamo a ribadire che avremmo voluto parlare dei problemi che affliggono il nostro territorio a partire dalla mancanza di un hub vaccinale, delle carenze nei servizi sociali, delle crisi occupazionali, degli attacchi anche fisici dell’estrema destra ad una nostra stimatissima concittadina a cui va la nostra solidarietà e a cui dovrebbe andare l’intero sostegno della massima assise cittadina».
«Invece il consiglio di oggi interviene su tre variazioni dovute a contenziosi – proseguono -, due dei quali di poca consistenza, che dimostrano l’incapacità da parte dell’ amministrazione di gestire gli “affari legali”. La questione più importante finanziariamente per la collettività è quella dell’ex dipendente che ha chiesto un risarcimento all’amministrazione comunale. A nostro giudizio la questione avrebbe potuto essere gestita diversamente, visto che il Comune si trova ad oggi a dover impegnare una cifra di 200mila euro, mentre la vicenda non è ancora conclusa».
«Alle nostre sollecitazioni in proposito la risposta data dal sindaco denota un tentativo di strumentalizzazione, fornendo informazioni incomplete – aggiungono -. In risposta all’affermazione che si tratta di contenziosi ereditati da altre amministrazioni, ricordiamo al sindaco che candidarsi a rappresentare la collettività presuppone la consapevolezza di prendere in carico ogni questione che riguarda la cittadinanza, sia nuova che pregressa. E riguardo alle amministrazioni precedenti, registriamo il tentativo del sindaco con il suo intervento di far credere che il contenzioso sia nato durante l’amministrazione del 2011, mentre è verificabile che la questione ebbe inizio con l’amministrazione del 2008. Il lavoratore ha presentato la vertenza nel 2016 e la legge prevede che in un contenzioso le retribuzioni da richiedere possono risalire al massimo a cinque anni. Di qui il 2011».
«Come abbiamo ribadito oggi in consiglio – concludono i consiglieri -, ci sono evidenti lacune nel settore legale di cui si è accorto finalmente anche il sindaco Casamenti, che ha deciso un’assunzione nel settore contenzioso».