CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – La mattina una strana frenesia regna a Castiglione. Molta gente davanti alle Poste, niente scuola e tutti in fila con cartoline in mano aspettando pazienti il turno per l’annullo filatelico.
All’interno dell’Ufficio postale Vasco, il direttore, coordina le impiegate e gli impiegati per garantire a tutti l’agognato timbro.
Una sorta di autocelebrazione. Ad un tratto la frenesia si fa eccitazione. Si comincia a sentire, sempre più vicino il suono degli zoccoli dei cavalli sull’asfalto.
Il rumore è sempre più forte e infine si intravede la sagoma dei cavalli che trainano una carrozza che ricorda “il modo” in cui viaggiava la posta un tempo.
Proviene dal Ponte Giorgini e nell’affrontare quella piccola salita subito dopo il granaio all’altezza del Monumento ai caduti si sentono le incitazioni dei due cocchieri vestiti di nero.
La carrozza arriva davanti all’ufficio postale e si arresta contornata da ragazzetti ed adulti, tutti festanti. I cocchieri scendono con aria teatrale, con una sacca sulle spalle, anch’essa nera, contenente la posta. I cavalli “schiumano”
È solo una rappresentazione ma noi ragazzi osservando ciò che accade ci sbilanciamo in esclamazioni di meraviglia: “Ooooohhhhh!”
Aspettiamo le caramelle ma non ce ne sono ed allora la meraviglia si trasforma in un po’ di delusione. Siamo nel dicembre del 1962 e si celebra il centenario delle poste italiane, presidente della Repubblica Antonio Segni.
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