GROSSETO – Il diritto allo studio deve essre garantito a tutti gli studenti, anche e soprattutto a quelli disabili. Questa l’opinione espressa da Stefano Rosini, capogruppo in consiglio comunale a Grosseto per l’Idv. Rosini commenta così una sentenza del Tar del Lazio a cui si erano appellati i genitori di un alunno con deficit di apprendimento. Il Tar ha assegnato al ragazzino, iscritto alle elementari, 22 ore settimanali di sostegno anziché le sole sei di cui usufruiva nell’anno scolastico precedente, applicando così la normativa vigente sulla formazione degli alunni con bisogni“speciali” che tutela il diritto soggettivo all’educazione e all’istruzione degli individui disabili introducendo le assunzioni a tempo determinato degli insegnanti di sostegno in deroga al rapporto medio alunni-docenti.
«Perentorio – afferma Rosini – il testo della sentenza del Tar del Lazio: “l’esiguità dell’organico non può pregiudicare il diritto fondamentale all’istruzione del disabile grave, essendo tenuta l’Istituzione Scolastica a provvedere a soddisfarlo – in deroga al rapporti docenti-alunni ordinario – attraverso contratti a tempo determinato con insegnanti di sostegno”.»
«Ancora una volta – prosegue l’Italia del Valori – la giustizia deve così supplire all’assenza dell’amministrazione ed in particolare delle direzioni degli Uffici Scolastici Regionali, che hanno il dovere di autorizzare posti in deroga per il sostegno specializzato agli alunni con handicap o con limiti di apprendimento.»
«La spending review – sottolinea Rosini – ha di nuovo fatto tornare indietro il nostro Paese sul fronte del diritto allo studio da garantire a tutti i nostri ragazzi. Per cui ancora oggi, incredibilmente, il ricorso al Tribunale amministrativo rimane l’unica soluzione. Le famiglie è bene che sappiano che possono farlo anche nel corso dell’anno scolastico: nessun giudice – conclude – potrà infatti negare ai loro figli le ore di sostegno di cui hanno bisogno durante la permanenza a scuola».