Pronta una petizione con raccolta di firme per chiedere un intervento di manutenzione e riqualificazione a Filare
di Annalisa Mastellone
Filare – «I candidati a sindaco e le forze politiche che concorreranno alla futura Amministrazione, devono impegnarsi pubblicamente affinché si dia inizio ai lavori necessari per via Tasso (nella foto a destra un tratto della via)». Adriano Barbi, toscano che vive a Varese, torna a chiedere un impegno concreto per risistemare la strada in cui, dopo 40 anni da emigrato, ha acquistato una casa per godersi la pensione, in quello che è stato più volte definito il “ghetto del Filare”: buche, erbacce e fogne a cielo aperto sulla strada dissestata e non illuminata, rendono via Tasso invivibile e pericolosa per i residenti, che da almeno 8 anni attendono un intervento di manutenzione e decoro, prendendosi nel frattempo cura da soli della zona: levano le erbacce dalla strada, dove hanno anche messo delle assi di legno su alcune fognature pericolosamente scoperte; hanno installato ringhiere di protezione sulle scalinate e hanno costruito dei rialzi di cemento davanti ad alcune abitazioni per evitare che entri nelle case il fiume d’acqua e fango che si crea sulla via quando piove.
Situazione annosa che sta esasperando chi lì ci vive, e di cui si era preoccupato Mauro Lorenzini (foto a sinistra), ex portavoce di “Alternativa democratica”, che aveva presentato al vecchio Consiglio un’interrogazione sulle condizioni vergognose di via Tasso, «problema che ho sollecitato più volte, ma che amministratori, vecchi e nuovi, non hanno mai nemmeno affrontato, anche in maniera provvisoria».A oggi nulla è stato fatto. Sempre più deluso e arrabbiato, Barbi sta preparando una petizione con raccolta firme, che sarà poi inviata ai candidati a sindaco ufficiali e per conoscenza alla commissaria Vincenza Filippi, per sollecitare gli interventi urgenti sulla strada, che «si impongono – è scritto nella petizione – per la carente illuminazione, l’assenza di parcheggi, la regimentazione delle acque piovane, il rifacimento del fondo stradale completamente dissestato o mai fatto, la messa in sicurezza dei percorsi scalinati e la sistemazione della strada che porta al deposito dell’acqua e prosegue per Gavorrano.
Tali lavori sono già stati progettati e l’entità economica è riportata a bilancio come oneri passivi, l’intervento è già stato promesso nelle passate amministrazioni e valutato come necessario. Noi aggiungiamo: come dovuto, finanziato da oneri di urbanizzazione, già incassati e nessuno sa dove spesi». La precedente Amministrazione aveva inserito nel bilancio 2010, approvato in Consiglio ad aprile 2009, 350.000 euro per il primo stralcio dei lavori di riqualificazione urbana di via Tasso, il cui inizio era previsto nei primi mesi di quest’anno. «Però purtroppo ci vogliono soldi, che speriamo di trovare vendendo parte del patrimonio comunale», aveva detto l’anno scorso in un’intervista l’ex vicesindaco Luca Gabrielli.
LA LETTERA – «Ritengo sia opportuno scrivere un altro capitolo sulla storia recente di via Torquato Tasso – scrive Barbi in una lettera – . Opportuno per due motivi: primo, perché nonostante le promesse, la condizione della via è ancora uguale,se non peggiorata. La cura minima è fatta dagli abitanti e un po’ di ghiaia, ottenuta con il cappello in mano, dall’ufficio tecnico nel mese di agosto, è ormai dispersa dalle piogge. Secondo, perché alla vigilia della campagna elettorale, i candidati devono impegnarsi ufficialmente a programmare tutti i passaggi necessari per appaltare tale opera, senza se e senza ma. Eventuali vincoli di legge siano dimostrati in campagna elettorale e oggetto di confronto tra candidati. Quel progetto i soldi li deve avere, in quanto fa parte di oneri passivi e soprattutto perché chi ci abita, l’Ici l’ha sempre pagata,così come gli oneri di urbanizzazione e le tasse. Io personalmente ero stato rassicurato dall’ex-sindaco Massimo Borghi, che il primo lotto sarebbe partito entro dicembre 2010 e che l’inadempimento di tale opera ricadeva sulle amministrazioni precedenti. Tale eredità ricevuta avrebbe consigliato, se conosciuta, di non candidarsi. Credo anche non regga l’alibi della sfiducia ricevuta dalla giunta, tutti sanno che un appalto si delibera molto prima e invece non era neanche stato discusso. Vorrei rimarcare,in questo mio contributo la richiesta per un impegno concreto a chi concorre per la nuova amministrazione; non solo per via Tasso, ma per tutta la frazione di Filare che da troppi anni è lasciata nell’incuria più totale il cui destino sembra l’inevitabile degrado. Evidenti sono anche i pericoli per l’incolumità stessa di chi usufruisce delle parti di comunicazione come vie e scale,mal illuminate e ingombrate da detriti, vegetazione infestante,auto parcheggiate ovunque, box arrugginiti e acqua piovana il cui percorso è la strada, scavando solchi che nulla hanno da invidiare a ruscelli. Un disimpegno della prossima amministrazione – conclude la lettera – per questi problemi sarà valutato come un invito ai cittadini a ricercare altri percorsi per tutelare il diritto ai servizi per cui si pagano le tasse».