GROSSETO ā Nellāultimo anno sono state piĆ¹ di 23 mila le chiamate rivolte al servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti nei 17 comuni dove opera il Coseca. Numeri importanti e costi elevati per un servizio che perĆ² ĆØ essenziale per evitare comportamenti sbagliati e dannosi (come ad esempio lāabbandono di rifiuti ingombranti vicino ai cassonetti, foto) e che potrebbe anche essere modificato con progetti e idee innovative giĆ sperimentate nel nord Europa.
Prendendo spunto dalla prossima iniziativa promossa da Coseca, il mercatino ecoscambio, si sta pensando di prevedere un calendario prefissato quartiere per quartiere e nei giorni indicati dare la possibilitĆ ai cittadini di lasciare di fronte a casa oggetti e mobili che non utilizzano piĆ¹ a disposizione di chi ne avesse bisogno. Poi ad una certa ora il servizio di raccolta dei materiali passa nel quartiere e porta via quello che ĆØ rimasto.
Sia chiaro, ancora ĆØ una idea e niente piĆ¹. Per fare un esempio e comprendere la semplicitĆ di questo nuovo sistema si potrebbe ipotizzare che il martedƬ ĆØ il giorno di Barbanella: in questo caso il lunedƬ sera i cittadini mettono sul marciapiede gli oggetti di cui si vogliono disfare: da quel momento e fino alla mattina successiva chiunque, se interessato puĆ² prendere lāoggetto e dargli una nuova vita. Il materiale che non ha trovato una seconda casa invece sarĆ trasferito da mezzi specializzati in discarica.
Una soluzione alla quale si sta pensando ā dicono da Coseca ā e che spetterĆ molto probabilmente alla nuova azienda che si occuperĆ della raccolta dei rifiuti dopo la vittoria da parte di Progetto 6, di cui fa parte anche Coseca, del bando di gara per il gestore unico nelle tre province di Grosseto, Siena e Arezzo.