FOLLONICA – Il Pd come il figliol prodigo ritorna sui suoi passi. È l’opinione espressa da Follonica Libera dopo l’intervento del Partito democratico sulla vicenda dei Viallggi a Follonica. «“Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. Vogliamo fare riferimento alla parabola del figliol prodigo per esprimere la sensazione che ci suscita leggere il comunicato del Pd follonichese relativamente alla questione dei villaggi. Qualunque nostra presa di posizione – prosegue Follonica Libera -, articolo di giornale o volantino distribuito in strada, ha potuto solo mettere in risalto la questione, ma non era certamente nelle nostre possibilità poter fare qualcosa di concreto per trovare una soluzione. Solo il Pd ha sempre posseduto il potere di far si che l’amministrazione, che lui stesso sostiene, potesse fare i passi necessari.»
«Non è certo questo il momento della polemica – afferma ancora Follonica libera -. Immaginiamo la gioia delle molte persone che hanno vissuto un calvario durato anni e che oggi ascoltano finalmente parole sensate pronunciate dal partito di maggioranza della città. Sappiamo benissimo che in realtà non è stato di certo il MareSi che, con una insignificante modifica all’articolo 5bis dello statuto, ha ceduto alle assurde richieste di legalità, ormai finite nel dimenticatoio, che erano state dettate dall’Amministrazione. Ci sembra scontato che lo stesso trattamento fatto al MareSi debba essere riservato anche al Veliero.»
«Se la volontà di soluzione della problematica è veramente sincera, non deve accadere però quello che è accaduto per la rimozione della figura del direttore generale – continua Follonica Libera -, dove il partito ha dato incarico al sindaco, con molta ipocrisia, di eseguire tale atto entro la fine della legislatura e non immediatamente. È evidente che adesso tutti i soci dei villaggi ed anche i follonichesi si aspettano che il PD stacchi la spina all’amministrazione – concludono – qualora quest’ultima non seguisse le indicazioni provenienti dal partito che la sostiene.»