GROSSETO – Al grido di “libertà, libertà” e al canto “la gente come noi non molla mai” piazza Dante si anima con alcune centinaia di persone, almeno duecento, grossetane e non solo, che manifestano contro il green pass.
C’è chi chiama gli amici o i parenti di altre città, la solidarietà verso Trieste e Genova divampa.
Prendono la parola alcune personalità, come l’avvocato Luca Montemaggi e il consigliere comunale Paolo Serra, e la folla risponde puntualmente presente.
Grosseto registra una presenza numerosa di molti cittadini che credono in una battaglia comune, ovvero il superamento del green pass che pone svariati limiti alla vita quotidiana, come nel settore del lavoro.
La manifestazione si svolge in maniera pacifica, l’età anagrafica tra i presenti è eterogenea e non manca assolutamente una forte presenza delle famiglie.
“Ogni quarantott’ore siamo chiamati a fare un tampone, comportandoci così dei disagi anche economici notevoli dato che ci aggiriamo intorno ad un costo di quasi 5o euro alla settimana”, commenta Clara in maniera chiarissima.
Anche Caterina spiega i motivi della protesta: “Sono qua per manifestare contro il green pass, ma anche contro gli aumenti delle bollette e della benzina.”
L’organizzatore dell’evento, Richard Scarlatti, racconta le motivazioni e i prossimi obiettivi per Grosseto: “La manifestazione di oggi ha radunato tantissime persone e vogliamo ribadire che ‘il biglietto verde’ dev’essere abolito perché discriminatorio e atto al controllo dei cittadini.”
“Ci troviamo in una situazione in cui i lavoratori sono chiamati a pagare circa 200 euro al mese per svolgere il proprio mestiere.”
“Voglio portare avanti questa battaglia – conclude – per aiutare coloro che si sentono abbandonati dalle istituzioni e per questo organizzeremo altre manifestazioni sia a Grosseto ma anche in altre città.”