Giuncarico – Per la rubrica “La Posta del Giunco” pubblichiamo la lettera che Andrea Martinelli ha inviato alla nostra redazione. “Un commento molto personale”, come si legge nel titolo, sulla situazione politica del comune di Gavorrano. Ricordiamo ai nostri lettori che per scrivere alla redazione del Giunco.net si può inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica redazione@ilgiunco.net oppure inviare un messaggio con il modulo di contatto alla pagina Contatti.
UN COMMENTO MOLTO PERSONALE
«Tutti gli sconvolgimenti, le rivoluzioni, le implosioni di regime o di amministrazione politica, grandi o piccole che siano, portano con sè uno strascico, una scia di recriminazioni, ritorsioni, rotture, riposizionamenti. C’è sempre all’orizzonte un possibile “nuovo”, più o meno incalzante, ed un vecchio che tenta di resistere, di non rimanere soffocato tra le macerie. E’ un pò quello che stà succedendo a Gavorrano.
Dopo sessant’anni di incontrastata amministrazione politica della sinistra, indiscutibilmente con un bilancio più oscillante verso il positivo che non il negativo, qualcosa doveva succedere. Un ingranaggio per quanto oliato e lubrificato dalla persistenza ai posti di comando, prima o poi doveva rompersi. Niente dura in eterno. Ovvio che alcune personalità politiche con un evidente retroterra amministrativo, tentino di rimanere in piedi o di non uscire “perdenti” da questa situazione di possibile, potenziale cambiamento. E non sono solo i “vecchi” (di età).
Tra il “vecchio” si possono annoverare indizi di “deja vu”, di “già sentito”, spesso condito da patetismo e ripetitività, anche in alcune personalità, diciamo pacatamente, tra le nuove generazioni. Magari si può scoprire, leggendo tra le biografie di chi in questo momento “drammatico” per Gavorrano sta tentando il “tutto per tutto” per restare a galla o di chi vorrebbe emergere, un Dna politico con una specifica predisposizione alla “conservazione”. Certo, in questo caso, “la cura” sarebbe, davvero, peggiore del male.
A Gavorrano, crediamo ci sia bisogno di qualcosa di “nuovo”, di diverso. Insieme ad un’uscita immediata dalle ideologie più o meno positive o più o meno “radicate”, c’è la necessità di un ricambio (non solo generazionale) di mentalità e di cultura: politica e umana. In questa situazione confusa e ammantata di “obsolescenze”, l’Italia dei Valori, all’interno del martoriato centro-sinistra di Gavorrano, è il partito politico che si può proporre come garanzia di rinnovamento e di novità per l’amministrazione del Comune».
Andrea Martinelli