GROSSETO – «Abbiamo partecipato alle elezioni amministrative spendendo poco meno dello stipendio mensile di un operaio, senza santi in paradiso, contando soltanto sulle nostre forze: impegno attivo e militante, quello che non c’è più nella “politica” dei cosiddetti grandi, quelli in grado di spendere svariate migliaia di euro in comitati elettorali e campagne pubblicitarie».
È questo il commento di Potere al Popolo sulle elezioni amministrative.
«Questo passaggio – affermano – ci ha consentito di segnare la nostra presenza in città e di pesare attraverso il voto, chi ha visto in noi una concreta prospettiva di trasformazione della società e della città: noi non misuriamo il nostro consenso in percentuali, ma in persone in carne e ossa. Oggi sappiamo che 301 persone a Grosseto hanno detto Potere al Popolo.
Questo ci dà forza, perché rinsalda la nostra ipotesi che va radicata, estesa e rafforzata, ma che da oggi a Grosseto esiste concretamente. Ringraziamo ogni persona che ci ha scelto, invitando tutte e tutti a proseguire insieme il cammino, unendosi nella costruzione di un progetto politico che non si fermerà mai alle tornate elettorali».
«Nel corso degli ultimi due mesi – proseguono – siamo stati nelle periferie e nei quartieri popolari, e non neghiamo che a volte è stato difficile riuscire a parlare della nostra proposta politica: la disillusione e la rassegnazione nei settori popolari è tanta. Ma sappiamo anche con chiarezza che questo è il risultato di una classe politica che per decenni si è fatta artefice e complice di una vera e propria macelleria sociale. Così come sappiamo che la costruzione di una forza sempre più credibile e di parte (quella degli sfruttati) è la via per modificare questa situazione. Oggi a sinistra qualche candidato dei cartelli elettorali nati dentro l’opzione del centrosinistra ha anche il coraggio di attaccare chi si è astenuto, proiettando su di loro le responsabilità della vittoria di Vivarelli Colonna».
«Siamo estremamente contenti di ciò che abbiamo fatto – aggiungono -, perché lo abbiamo fatto buttando il cuore oltre ogni ostacolo, sfidando tutti sulle questioni di fondo di un modello sociale che dimostra giorno dopo giorno il proprio fallimento. Chi oggi si dice vincitore di queste elezioni lo fa rappresentando poco più di un terzo della base dell’elettorato, a dimostrazione di quanto la maggioranza sia completamente priva di rappresentanza politica».
«Rilanciamo subito – conclude Potere al Popolo -, invitando chi ci ha dato fiducia all’assemblea degli iscritti di sabato 9 alle 17.00, nella sala conferenze della Uisp in viale Europa, 161. Ci organizzeremo per lo sciopero generale dell’11 ottobre del sindacalismo di base e per gettare le nuove basi per la costruzione della città pubblica. La strada è aperta, continuiamo a camminare lottando».