GROSSETO – “La necessità rappresentataci dall’Onorevole Faenzi non può che essere condivisibile. Infatti tutti noi siamo a conoscenza delle gravi conseguenze che la contraffazione alimentare arreca non solo alla nostra economia, ma anche ai consumatori” di tutto il mondo.
Questo l’incipit del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali nella risposta all’interrogazione presentata tempo fa da Monica Faenzi, parlamentare pidiellina. Buone notizie quindi per i produttori toscani di oli di qualità, a cui il Ministro garantisce il sostegno delle azioni in corso e di quelle future.
“Peraltro, la salvaguardia dell’olio di oliva italiano – prosegue il Ministro – appare ancor più pressante e necessaria se consideriamo che, per soddisfare il fabbisogno interno, abbiamo bisogno di importare circa il 50% del prodotto richiesto”.
L’On. Faenzi nell’interrogazione aveva evidenziato come occorressero interventi sia per garantire in maniera più funzionale la certezza della tracciabilità (e, a livello europeo, per rendere più competitivo il nostro export di qualità e garantire le nostre produzioni) sia per rafforzare l’ammirevole lavoro svolto dall’Ispettorato centrale per la tutela e la qualità e repressione frodi, oltre che dalle altre autorità preposte al controllo.”
In tal senso il Ministro conferma che “in sinergia con il mondo produttivo, intendiamo tutelare gli interessi generali della “azienda Italia” attraverso interventi mirati a sostegno della produzione delle eccellenze che caratterizzano la nostra agricoltura” e che “è stata intrapresa una collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e le Capitanerie di Porto per migliorare l’azione di contrasto alle frodi”.
Infine il Ministro rassicura l’Onorevole Faenzi che si intende “proseguire l’azione intrapresa onde fornire un efficace contributo alla definizione di regole a tutela delle eccellenze produttive italiane”.