GROSSETO – Dopo l’avvio dell’impianto di Futura a Strillaie per la produzione di compost e cdr e alla luce dei dati sulla raccolta differenziata certificati dall’ARRR (Agenzia Regionale Recupero Risorse) e in attesa dell’aggiudicazione gare del gestore unico dei rifiuti, Comune di Grosseto e Coseca tracciano un bilancio sulla sua situazione attuale. Un valore di produzione che supera i 25 milioni di euro, poco meno di trecento dipendenti fra operativi e amministrativi, parco mezzi costituito da 215 unità, oltre 16mila cassonetti e un’area servita di 2350 km²: sono i numeri a certificare l’importanza che l’azienda di igiene urbana della provincia di Grosseto ha assunto negli ultimi anni. Lo scorso anno nel capoluogo maremmano la percentuale di raccolta differenziata si è assestata al 36%, aumentando di sei punti in percentuale rispetto al 2010. «Quella della raccolta differenziata e dello smaltimento dei rifiuti è una delle sfide più sentite degli ultimi anni – dice il sindaco Emilio Bonifazi –, è uno di quei servizi considerati ormai prioritari da parte dei cittadini. Per questo la pubblica amministrazione ha il delicato ruolo di dare risposte sempre più in linea con le esigenze dei contribuenti e allo stesso tempo di sorvegliare, affinché il servizio reso sia in grado di soddisfare le necessità del territorio. A differenza di quanto sostenuto da qualcuno, la raccolta differenziata in città non finisce nei cassonetti e non va in discarica. Può accadere che qualche incivile getti nel cassonetto della carta altri tipi di rifiuto e cose del genere; va da sé che in questi casi non è possibile mandare la tipologia di rifiuto differenziato agli appositi Consorzi. A testimoniare la virtuosità del Comune di Grosseto è il recente premio che la Regione Toscana, con l’azienda Revet e Legambiente hanno consegnato all’amministrazione comunale per l’acquisto di prodotti realizzati con materiale di riciclo, recuperato anche con la differenziazione di qualità effettuata sul territorio».
Tra i problemi maggiori della città e del suo territorio spicca quello delle discariche abusive, con i rifiuti ingombranti abbandonati ai lati dei cassonetti a farla purtroppo da padroni. «Per sensibilizzare i cittadini su questo tema e per ricordare che ciò che a noi non serve più può ancora essere utile a molti altri – spiega il presidente di Coseca Roberto Valente – in accordo con il Comune e grazie alla preziosa collaborazione delle parrocchie, delle associazioni di categoria, delle comunità degli stranieri e molte altre realtà associative del nostro territorio, stiamo pensando a tutta una serie di iniziative. La prima sarà il “Mercatino di Coseca” l’ultimo weekend di ottobre: un eco-scambio in cui tutti gli abitanti della città potranno scambiarsi oggetti ancora in buone condizioni per imparare a riusare e rispettare l’ambiente». E per potenziare il servizio di ritiro gratuito di rifiuti ingombranti, sfalci e potature, quasi 25.000 interventi realizzati nel corso dell’anno passato, l’azienda ha implementato il proprio call-center (0566-919946) con l’aggiunta di un nuovo operatore. Dando uno sguardo alle attività portate avanti negli ultimi dodici mesi, oltre ai servizi di raccolta e trasporto dei rifiuti, realizzati per conto dei 25 Comuni soci, Coseca gestisce attualmente anche la discarica del Tafone, le due stazioni di trasferenza a La Torba e Valpiana e dieci centri di raccolta comunali. Nel corso dell’ultimo anno per incrementare la raccolta differenziata nella provincia, l’azienda ha implementato e avviato nuovi servizi di raccolta. Rinnovata ed ampliata la collaborazione con la ditta Calussi per il conferimento degli oli esausti vegetali di uso domestico con altre tre postazioni nelle Coop di Porto Ercole e Porto Santo Stefano e a Massa Marittima. Partiti il porta a porta nei comuni del Tufo (Pitigliano, Sorano e Castell’Azzara), a Porto Ercole e nel quartiere di Gorarella2 (zona stadio). Sempre nel capoluogo maremmano, dopo l’avvio del servizio di raccolta del verde a Casalecci e Gorarella e quello della raccolta monomateriale del vetro nel centro storico, è stato avviato anche quello dell’organico nel quartiere della Cittadella. «Sono tutti interventi che contribuiranno ad aumentare le percentuali di raccolta differenziata della nostra provincia – spiega Valente – e che offriranno maggiori servizi a tutti i cittadini. In tal senso vanno inserite anche le realizzazioni dei centri di raccolta di Roccastrada e Massa Marittima che saranno ultimate nei prossimi mesi. Coseca cercherà di svolgere tutti questi servizi al meglio nonostante le ultime normative nazionali non ci permettano di assumere nuovo personale mettendoci in difficoltà. E’ per questo motivo ad esempio che si è reso necessario appaltare alcuni servizi alle cooperative sociali». Prosegue spedito anche il progetto di educazione ambientale, con il pupazzo-mascotte Cosy, che in linea con il 2011 dovrebbe coinvolgere circa cinquanta istituti in tutto il territorio maremmano per un totale di oltre 3000 bambini.