PITIGLIANO – Un uomo di 48 anni, originario di Milano e residente a Pitigliano è indagato per truffa. I fatti si sono consumati nel periodo compreso tra dicembre 2020 e marzo 2021 su tutto il territorio nazionale.
In ambito di un indagine svolta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Genova cinque persone sono finite in manette (quattro in carcere e uno agli arresti domiciliari), mentre altre due sono state sottoposte a provvedimenti meno importanti con l’obbligo di dimora e firma.
Nei giorni scorsi, i militari hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare in seguito all’indagine denominata “Old Cars” nel corso della quale gli investigatori genovesi hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei membri di un’associazione criminale impegnata alla commissione di numerose truffe ai danni di appassionati di auto storiche che ricercavano autovetture su siti specializzati in vendite on line.
In particolare, a luglio del 2020 i Carabinieri del Nucleo Investigativo hanno avviato una complessa indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, con lo scopo di delineare e neutralizzare un sodalizio criminale della commissione di numerose truffe on line attraverso caparre che si facevano preventivamente versare dalle vittime.
Dalla costante attività di analisi dei reati predatori i Carabinieri avevano infatti rilevato una tendenza, concomitante con l’aumento esponenziale degli acquisiti on line sui più diversi siti internet, che vedeva un preoccupante incremento di truffe ai danni degli utenti che, in numero sempre crescente, stavano cadendo nella trappola dei truffatori che riuscivano a farsi versare, generalmente su carte prepagate, acconti per i “teorici” acquisti effettuati.
In pratica i truffatori avevano realizzato una stabile organizzazione che si avvaleva di un modus operandi oramai consolidato e ripetitivo, basato sulla pubblicazione di finti annunci su siti specializzati in vendite on line per la compravendita di auto d’epoca o ricambi di queste. Infatti venivano pubblicati finti annunci con l’indicazione di un numero di telefono per le trattative, intestato ad un prestanome. In seguito avveniva quindi la richiesta di pagamento di una caparra su postpay, vaglia postale, o money transfert intestati a soggetti terzi consapevoli delle truffe. Ricevuto il pagamento, si rendevano irreperibili.
L’attività d’indagine ha inizialmente ricostruito le responsabilità per ventidue truffe e tre tentate nel periodo compreso tra dicembre 2020 e marzo 2021 su tutto il territorio nazionale. Sono tuttora al vaglio degli inquirenti altre truffe effettuate con le stesse modalità.
All’indagine è stato assegnato il nome convenzionale “Old Cars” perché nel corso delle attività è emerso che le vittime erano tutte appassionate di auto storiche ed erano state truffate, attirate da annunci specifici, nel tentativo di comprare auto rare o ricambi di esse.