GROSSETO – C’è chi era all’università, chi a casa con la famiglia, chi ancora con gli amici: ma tutti ricordano il luogo esatto dove si trovavano quando hanno saputo dell’attentato alle Torri gemelle. Un evento che ha cambiato il mondo.
«Hanno portato la guerra in casa degli americani» gridò Matteo, un mio coinquilino, mentre correva su per le scale per raggiungerci davanti al televisore, nella nostra casa all’università. Lo ricordo come ora: ci riunimmo tutti in camera mia, nella casa in via dei Rossi: seduti a terra, o sul letto, increduli su quel che stava succedendo. Era stata mia mamma (“patita” di televideo e Tg) a chiamarmi: «Accendi la tv. Guarda che sta succedendo in America».
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Ieri vi abbiamo chiesto dove eravate di 20 anni fa. Abbiamo voluto raccogliere le vostre testimonianze, ne sono arrivate tante, ve le proponiamo oggi in ricordo di quell’11 settembre 2001.
Andrea
L’11 settembre 2001 salivo su un aereo diretto da Las Palmas, Gran Canaria, a Bologna. Uno degli ultimi voli a essere autorizzato al decollo, da lì a breve i cieli sarebbero stati chiusi, anche in Europa. Ignari, di ritorno da una vacanza bellissima, non sapevamo nulla della prima torre, ed eravamo sereni e senza paura. E senza paura leggevamo i segnali che solo dopo avremmo capito: l’hostess che dialogava con lo stewart, entrambi con un sorriso di circostanza, “pensavo lo sapessi, se no non ti dicevo nulla”, “eh si ma tu capisci…”, “si ma non pensare così” (e noi a ragionare ridendo su una tresca amorosa ad alta quota). E poi i due caccia militari che sopra Gibilterra ci affiancano, e noi giovani passeggeri in economy a dirci “chissà chi c’è in business class, qualcuno importante di sicuro, per avere la scorta”. E poi arrivare a Bologna, accendere cellulari impazziti dai tentativi di chiamate da casa. La prima voce “hanno colpito con dei lanciarazzi le torri gemelle”…e poi quel viaggio verso casa, con le orecchie incollate alla radio, col terrore a cui oggi siamo purtroppo abituati che vedeva la luce. Abbiamo capito che quel giorno era cambiato il mondo, soprattutto dopo, giorni dopo, quando ripensando a quel dialogo ci siamo detti “ecco di cosa parlavano, loro sapevano, altro che tresca”. Ma è ripensando a quella scorta militare che mi viene i brividi: una manovra anomala, un malore in cabina, e sarebbe stata la nostra Ustica. Eccolo, il mio 11 settembre 2001, passato nel cielo, e nella, per una volta davvero, “beata ignoranza”.
Stefano
Stavo giocando con amici in garage, quando scende mio fratello urlando c’è la terza guerra mondiale, hanno attaccato l’America, eravamo ragazzetti di 18/20 anni, e mi ricordo le lacrime e il silenzio guardando quelle scene, piano piano tutti tornarono alle loro famiglie, non si sapeva che stava per succede ed un senso di paura aleggiò per tutto il giorno, non lo scorderò mai.
Francesca
Ricordo benissimo che ero appena tornata a casa dalla Provincia di Pisa: ero andata alla prima riunione nella Scuola Media dove avrei preso servizio dopo aver vinto il concorso ordinario. Il primo posto di ruolo. Entro in casa affamata e mi siedo a tavola, dove mia madre mi aveva lasciato il pranzo in caldo. Stanca ma felice. Accendo la TV per guardare qualcosa e su Canale 5 c’era un filmato che lì per lì non ho compreso… credevo fosse un film. Devo dire che non ci ho prestato molta attenzione, ero stanca per il viaggio. Poi ho cominciato a rendermi conto che l’inquadratura era fissa, l’audio poco comprensibile. Solo dopo qualche minuto ho realizzato che si trattava di una ripresa in diretta: la prima delle Twin Towers era stata colpita e ho visto bene l’aereo colpire la seconda. Mi sono sentita persa. Non ci potevo credere. Ma non era soltanto un incubo.
Donatella
Ero a lavorare dentro l’aeroporto di Fiumicino. Tutti i monitor dell’aeroporto fissi sugli eventi che si susseguivano fino al crollo, atto finale! Gente in ginocchio che pregava, gente che si abbracciava e che piangeva, urla di terrore. Uno spettacolo inenarrabile! La morte di centinaia di persone in diretta, un incubo ad occhi aperti
Lula
Mi trovavo a casa da sola. I miei non c’erano, dopo mi dissero di avere appreso la notizia alla radio. Telefonai a quello che all’epoca era il mio fidanzato e che poi è diventato il padre della mia splendida figlia. Increduli, allibiti, scioccati ci dicemmo:- Siamo in guerra, nulla sarà mai come prima… Ci sarà un pre ed un post 11 settembre. Mai parole furono più vere.
Simone e Sandra
Eravamo in viaggio di nozze in Messico tutte le reti sintonizzate su CNN abbiamo assistito in diretta e vissuto su pelle la disperazione… Per rientrare in Italia è stata un’Odissea.
Francesca
Lavoravo in un negozio, avevamo la tv accesa, il mio ex mi aveva appena portato un tè caldo e dei dolcetti alla marmellata. Mi ricordo esattamente tutti i particolari, persino come eravamo vestiti e pettinati, ricordo che ci guardammo tutti impauriti e increduli, dissi solo “io ho bisogno di pregare” una cliente mi disse “io non credo ma se mi dici come si fa si prega insieme”.
Ioana
Mi ricorderò per sempre il fatidico 11 settembre 2001. In quel periodo lavoravo dalla contessa Bossi-Pucci. Era il suo compleanno è aveva la sua famiglia e gli amici più intimi… Mi ricordo che servivo le portate quando lei ricevette una chiamata e cominciò a urlare chiedendo di aprire subito il TV. Non si capiva nulla in quei momenti, mi ricordo che tutti hanno cominciato a chiamare i parenti… Erano scioccati. Tutti pensavamo che anche l’Italia poteva essere in pericolo. Ho chiamato la mia madre che ancora viveva in Romania e per prima cosa le ho chiesto se stava bene. Finito il lavoro in attesa dell’arrivo del treno, mi ricordo che al bar della stazione era una via vai di gente spaventata… Ho avuto paura di ritornare a casa, e una volta dentro so che per due giorni sono rimasta incollata al TV. Avevo la parabola e guardavo di tutto. Ho pianto tanto, per i morti, feriti, per i familiari. Ero sola e mi sentivo più sola… ho avuto la paura.
Francesca
Mi trovavo a Jena in Germania. Avevo ottenuto una borsa di studio per docenti e fino a quel momento era stata un’esperienza bellissima. Poi arrivò la notizia. Panico e voglia di tornare subito a Grosseto, angoscia perché la Germania aveva chiuso lo spazio aereo e sospeso i trasporti. Anche Jena ha le sue due torri gemelle, una sede dell’università e una sede dell’azienda Karl-Zeiss, produttrice di occhiali. Dalla finestra di casa le guardavo e piangevo.
Alessandro
In quell’anno lavoravo in Euronics e il primo attacco l’ho visto a casa dopo pranzo in attesa di ritornare a lavoro… entrato a lavoro ho assistito momento per momento sulla parete del reparto TV, con tutti i televisori sintonizzati sullo stesso canale a seguire la diretta. Ma il momento che ricordo come se fosse ora è il crollo della prima torre… le grida dei cronisti e la polvere… lì si è capito che il domani non sarebbe più stato lo stesso.
Cristina
Stavo lavando l’auto di mia mamma, ero salita in casa per prendere uno straccio, la tv accesa, l’edizione straordinaria e con mamma abbiamo assistito al secondo schianto, restammo impietrite
V. di Arcidosso
Mi ricordo di non aver dato peso al Tg, avevo 15 anni ed ero a casa di un’amica che aveva la febbre… Il tg in tutti i canali quasi ci infastidiva.
Giulia
Stavo andando al lavoro, ero in macchina ferma al semaforo del ponte dello stadio
Alice
Ho guardato in streaming l’attacco da un pc: sembrava che non stesse accadendo davvero, sembrava la scena di un film.
Costantino
Avevo compiuto da 2 giorni 27 anni… Ricordo perfettamente che ero al bar vicino casa mia a prendere un caffè quando al televisore del bar si vedevano già le immagini degli aerei schiantarsi sulle Torri gemelle.
Donatella
Ero in ufficio a lavoro. Il mio titolare mi chiamò per guardare la TV. Restammo attoniti, ammutoliti. Chiamammo tutti i lavoranti delle ditte accanto al nostro ufficio. Non tornammo più a lavoro per quel giorno. Non potevamo credere che stesse accadendo un fatto così tragico che avrebbe cambiato la storia e noi c’eravamo dentro.
Annalisa
Stavo tornando in ufficio dopo la pausa pranzo passata in palestra. Ancora accaldata e con i muscoli contratti, accendo la radio per distendermi con la musica. Ma su tutte le frequenze sento i dj parlare… infastidita, continuo a cambiare stazione, fino a quando realizzo che qualcosa di grosso dev’essere successo in America. Fermo al volo l’auto e mi fiondo in un bar ordinando un caffè. Gli avventori intorno alla TV, col naso all’insù. E come in un brutto sogno vedo il secondo aereo fiondarsi sulla torre e tagliarla come un coltello nel burro. Lì, in quel momento, la nostra vita è per sempre cambiata.
Francesca
Stavo visitando una moschea a Djerba, ero in vacanza e mi ricordo che quando uscimmo tutti i telefonini sembravano impazziti, a tutti arrivavano un sacco di sms di persone che ci avevano provato a telefonare… in Italia alla TV raccontavano di questo attacco… di tutti gli aeroporti chiusi…
Laura
Ricordo che mio marito stava sonnecchiando alla tv ed aveva le cuffie… ero indaffarata ma notai quelle immagini del primo aerei contro la torre pensando fossero scene di un film “Cosa stai guardando?”chiesi e lui tolse le cuffie riattivando l’audio… rimanemmo impietriti lì davanti allo schermo scoprendo che non era una finzione scenica, ma stava realmente accadendo e ci parve non fosse lontano, ma appena fuori dal portone: nessuno era al sicuro e ci sentimmo impotenti e disperati come quelle persone impolverate con l’orrore negli occhi che correvano via cercando di salvarsi: chi potrà mai dimenticare quel giorno.
Francesca
Lavoravo in un negozio, avevamo la tv accesa, il mio ex mi aveva appena portato un tè caldo e dei dolcetti alla marmellata. Mi ricordo esattamente tutti i particolari, persino come eravamo vestiti e pettinati, ricordo che ci guardammo tutti impauriti e increduli, dissi solo “io ho bisogno di pregare” una cliente mi disse “io non credo ma se mi dici come si fa si prega insieme”.
Gloria
Ero ad Acqui Terme con la mia amica Lucia ad un convegno, nella Hall di un albergo… vedemmo in diretta dalla tv della Hall…
Samuela
Avevo 7 mesi quindi secondo il racconto di mia madre mi stava cullando mentre lei guardava la prova del cuoco, interruppero la trasmissione per passare le immagini delle torri gemelle, mio padre invece era a lavoro esattamente verso Scarlino/Gavorrano.
Golia
Stavo lavorando, un collega ci dette la notizia, accendemmo la TV e vedemmo il secondo aereo schiantarsi contro la torre due. Sembrava un cartoon, ma purtroppo non lo era.
Mila
Ero con mia figlia dalla parrucchiera venne mio marito era sconvolto e ci disse dell’accaduto una cosa indescrivibile siamo stati male mesi
Lucia
Credo di essere stata l’ultima persona sulla Terra a venirne a conoscenza. Mia figlia che aveva 1 anno e la notte non dormiva, riusciva a riposare solo qualche ora nel pomeriggio purché nel silenzio totale, così, come ogni giorno, avevo staccato tutto: telefono fisso, cellulare, televisioni. Quando nel tardo pomeriggio ho riattivato i telefoni, è stato un delirio di chiamate. Ho acceso la tv e visto le immagini di qualcosa già successo: uno shock! Ci sono voluti mesi per superarlo…
Michele
Avevo prenotato tre giorni prima una vacanza a New York e Washington e stavo guardando il Tg3 sul divano
Paola
Stavo ripitturando casa e la televisione dette la notizia è poi in diretta il secondo attacco.
Carla
Ero in giardino e mi ha informato mio figlio dal terrazzo credevo fosse il videogioco con cui stava giocando sul momento non ci ho nemmeno creduto
Lucia
Ero di turno in Cri.. Ho chiamato subito la mia amica americana, assistente di volo, quando ho visto il tg.
Veronica
Io ero incinta di mio figlio all ottavo mese, accesi la TV rimasi scioccata.
Lara
Ho un ricordo indimenticabile quando ci penso mi sembra di rivivere quei terribili momento erano esattamente le 15 ho acceso per caso la TV ed ho visto la prima torre mi sono fermata incredula a guardare ho avvertito mio marito non capivo bene cosa stesse succedendo purtroppo dopo pochi minuti ho visto tutto quello che è successo in diretta fino al momento incredibile del crollo delle torri.
Barbara
Lavoravo in ufficio poi mi sono fermata e sono andata al ristorante di lato e abbiamo guardato attoniti la TV e le notizie.. Non credevo ai miei occhi e dicevo “è un film è un film” invece era tutto vero.
Luana
Ero in casa che sfaccendavo, con mia figlia di 8 anni che guardava i cartoni animati. Ad un certo punto mi dice che i cartoni non c’erano più e io le ho detto di cambiare canale. Ma lei mi dice che tutti i canali trasmettevano la stessa cosa, e lì ho capito che doveva esserci un disastro in corso….e così quando sono andata alla tv la prima torre fumava e ho visto in diretta il secondo attacco… e ho seguito tutto dal vivo con raccapriccio rimasto indelebile nel tempo.
Lina
Purtroppo l’11 settembre di quel maledetto giorno è morta mia madre
Gabriella
Alla Coop a Piombino nel reparto tv
Daniela
Stavo stirando quando una mia amica mi telefonò dicendomi di accendere la TV che stava succedendo una cosa bruttissima… accesi la TV e rimasi scioccata
Michela
Guardavo Sentieri su rete 4 e mi apparve Emilio Fede
Sabrina
Io stavo preparando la valigia con tutti i vestitini da portare in ospedale per la nascita di mia figlia.
Luca
Ero all’isola della Maddalena, in quegli anni era ancora attiva la base militare di sommergibili Americani situata nell’arcipelago, oltre 3000 militari, molti con famiglie… Il terrore e la commozione nei loro occhi
Lorella
Ero a Tatti a casa di mia mamma con le mie bimbe di 9 e 5 anni e stavamo finendo i compiti delle vacanze, mi telefonò mio marito che era a Orbetello per lavoro e mi disse che era successo una tragedia e di accendere subito la tele
La
Io mia figlia di 4 anni e mio figlio appena nato stavamo guardando la melevisione (programma per bambini), ad un tratto si è abbuiato tutto e s’è visto in diretta il secondo aereo, Bianca ha disegnato per mesi torri e fumo nero
Alex
Ero a Portofino per una crociera/trasferimento di un motoscafo da Castiglione della Pescaia ad Antibes. Ricordo che c’erano molti americani nei bar e ristoranti fronte porto. All’improvviso, nel primo pomeriggio, sentii molti cellulari squillare ed in 5 minuti ne vidi molti riunirsi in capannelli… erano nervosi e qualcuno alzava pure la voce. Dopo poco sparirono tutti. Appresi dell’infamia alle Twin Towers dal custode dei servizi igienici del porto, aveva una piccola TV portatile e vidi le prime immagini trasmesse dal TG1. Ho ancora i brividi…
Eva
Ero alle poste, mi telefonò mio figlio dicendomi che era scoppiata la guerra
Carlo
Ero in ferie a Follonica, in una di quelle baracche a Senzuno, con la televisione accesa in veranda. Rimasi sconvolto da quello che vedevo e ascoltavo. Mi ricordo bene che dissi al mio vicino : “ma hai visto cosa sta succedendo ?“ E lui con un mezzo sorriso mi rispose: “cosa vuoi che succeda, tanto è di là dal mare”. Certe cose non si possono dimenticare.
Simona
Ero a Bagnolo, Napoli. Partirono tanti caccia dalla base Nato. Guardavo la TV e mi sembrava un film
Elena
Ero a lavoro. Mi telefono mio marito dicendomi “te le hanno abbattute” era il mio sogno poterle andare a vedere a New York… non me lo dimenticherò mai.
Paolo
Ero in riunione a Banfi, americana: arrivò Franco M. ci dette la notizia corremmo tutti ai telefoni o alle mail per cercare di contattare i colleghi americani della Banfi a NY. Io riuscii dopo un po a parlare con Frank S. che piangendo riusciva solo a dire “they are attacking us”! Io chiedevo “frank, who?” Ma lui piangeva e ripeteva in quel modo…
Lorenzo
Ero in un un’appartamento in ristrutturazione per fare l’ultimo impianto elettrico della mia carriera lavorativa.
Nicola
In Italia era il primo pomeriggio. Era martedì ed io ero in ufficio e avevo un appuntamento a Teletirreno a Grosseto. Ci andai, ma quando arrivai stetti tutto il giorno appiccicato alla tv dell’ingresso a seguire gli accadimenti. Poi per radio in macchina al ritorno a sera tardi, poi tutta la notte e il giorno dopo e i giorni dopo ancora…
Anna
A lavoro…. Arrivò un cliente che ci disse che un aereo era caduto sulle torri di New York. Scoprimmo l’utilità di internet, ci collegammo al sito della CNN e vedemmo lo schianto della seconda in diretta… Passammo su Repubblica e tenemmo un PC solo per quello….. Non dimenticherò mai le immagini di coloro che si buttavano dalle torri in fiamme, i due crolli e quella nube di morte che ha imperversato per almeno una settimana.
Laura
Ricordo perfettamente quel giorno…la prima notizia in tv…ed il pensiero subito a mio figlio in Texas in una base militare per conseguire abilitazione al Jet. La sera l ho visto al computer x tranquillizzarci… il clima era di allerta anche nella base!
Laura
Ero in casa con il televisore acceso come sempre e vidi subito ciò che stava succedendo all’inizio ho pensato che fosse la pubblicità di un film di guerra ma in pochi istanti ho capito che non era un film ma stava succedendo realmente terrore panico disperazione per quelle povere vittime, ma anche perché avevo mia figlia sedicenne in Germania in viaggio studio che di li a pochi giorni avrebbe dovuto prendere l’aereo per tornare a casa ricordo ancora la paura . quei giorni furono interminabili.
Beatrice
Ero nella portineria del Pizzetti perché uscivo dalla fisioterapia. Uscendo mi voltai a salutare il portiere e lo vidi impietrito davanti ad una piccola TV dalla quale trasmettevano in diretta la Torre Nord colpita dall’aereo maledetto. Mi fermai a guardare e poco dopo anche la Torre Sud fu colpita. Non potrò mai dimenticare il senso di angoscia e di terrore che mi avvolse e che ancora oggi sento vivo in me pensando a quelle povere e sfortunate persone distrutte dalla follia umana.