GROSSETO – “Ringrazio Rifondazione Comunista di Grosseto e Castiglione per il pronostico a me favorevole sull’esito delle campagne elettorali dei due comuni. Alla loro domanda rispondo semplicemente che una risposta è prematura, oggi bisogna conquistare i voti, solo dopo inizierà quella riflessione che soddisferà il loro quesito”. Così l’onorevole Mario Lolini replica ai segretari di Grosseto e di Castiglione del partito di sinistra Valerio Bennati e Graziano Poli.
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“Come ho già spiegato – afferma Lolini – le mie candidature, condivise con il segretario federale Matteo Salvini, non nascono solo da una scelta della Lega, che non fa chiudere i suoi eletti nei palazzi romani o fiorentini e che li vuole impegnati direttamente sui territori, ma anche personale, su richiesta di diversi miei elettori grossetani e castiglionesi. Spero che l’esito sia quello indicato da Rifondazione Comunista, perché ciò vorrebbe dire che il mio contributo in entrambi i comuni sarebbe stato importante per centrare la vittoria. Solo a quel punto farò una riflessione con il mio commissario provinciale Andrea Ulmi, valutando le esigenze dei territori e del partito, non certo prima. Oggi sono solo concentrato a condurre, insieme agli altri, i candidati Vivarelli Colonna e Cesario al successo e, nel caso di Grosseto, la Lega ad un risultato importante che premi quanto costruito in questi anni”.
Sulla domanda relativa alla sua presenza all’assise di Casapound, che non c’è stata per motivi di lavoro, Lolini replica di nuovo “incassando l’apprezzamento sulla persona di Rifondazione Comunista. Anche in questo caso – afferma- essere definito persona ‘mite e seria’ da chi è sempre stato mio avversario politico dimostra che il rispetto me lo sono guadagnato sul campo. Un rispetto che per me si traduce in ascolto e dialogo, anche di chi ha posizioni diverse dalla mia o che non combaciano del tutto con quella che ho io. Ho ricordato come nel passato sono andato ad ascoltare tra il pubblico i dibattiti della Festa de L’Unità o sono stato invitato sul palco per il mio ruolo. Non ho mai declinato quegli inviti. Da candidato sindaco ho incontrato l’Anpi e non ho problemi a farlo di nuovo se richiesto, così come non avrei problemi ad avere un confronto pubblico, non ideologico, ma aperto e rispettoso con Rifondazione Comunista che, non credo, se andiamo a scorrere le liste delle candidature a diversi livelli, non abbia mai avuto esponenti che si sono presentati contemporaneamente in varie realtà, dovendo poi scegliere nel caso in cui fossero stati eletti in più comuni o collegi”.