CAPALBIO – “Una sfida innovativa per Capalbio. Una lista civica, un candidato civico di area, ma anche un’ identità di centrodestra con i loghi dei partiti all’interno di quello della lista”. Questo è Capalbio Domani, che candida Valerio Lanzillo a sindaco.
“L’esperienza precedente – afferma Lanzillo – è stata da civico puro e l’appoggio dei partiti è stato più di forma che di sostanza. Questa volta abbiamo deciso di tentare una strada diversa, quella del cambiamento, senza nascondersi dietro un civismo di facciata, ma dandogli un’identità attraverso i partiti e quell’inequivocabile riferimento politico ai liberali e moderati di centrodestra. Il modello seguito è quello di Grosseto e di Orbetello con i sindaci Vivarelli Colonna e Casamenti che sono civici sostenuti dai partiti che, anche a Capalbio, avranno dei loro candidati di riferimento in lista al fianco di quelli della società civile. Una civicità che è fatta di appartenenza all’area moderata, in cui io mi riconosco, o direttamente ai partiti”.
Valerio Lanzillo riparte dunque “dalla trasparenza e dalla novità. La trasparenza – afferma- resta per me, medico, capalbiese, e persona che per un impegno e un dovere civico è entrato in politica, un valore fondamentale. La novità riguarda il fatto che Capalbio è ormai da tempo icona di una sinistra più mediatica che reale, visti i risultati delle elezioni politiche, europee e regionali. Noi invece lo vogliamo essere per il governo del territorio, così come lo stanno diventando molti comuni vicini che hanno sposato il cambiamento”.
Per fare questo Lanzillo punta “sull’equilibrio di ciò che per anni è stato una contraddizione del territorio, ma che oggi ne è un valore aggiunto: lo sviluppo e la sostenibilità. Per troppo tempo ci si è divisi – afferma il candidato Sindaco- tra chi voleva lo sviluppo del territorio e chi spingeva per una sua immobilità a tutela dell’ambiente. Oggi il mondo è cambiato, non ci sono più ‘ambientalisti’ e ‘cementificatori’. Sviluppo e sostenibilità non sono più due parole in contraddizione, ma sono un valore aggiunto. I nostri padri e nonni ci hanno lasciato la Capalbio attuale che deve essere preservata, ma non lo si può fare, e sicuramente non possiamo garantire un futuro ai nostri figli, senza una crescita del territorio che passi anche per le infrastrutture, per il turismo, per un’agricoltura di qualità, per servizi all’avanguardia, per l’istruzione e la cultura. Un equilibrio che può e deve essere raggiunto, perché da qui nascono le opportunità per la Capalbio di domani”.