GROSSETO – «Il ritorno del controllo dell’accesso degli studenti sui mezzi del Tpl – dichiara Pierpaolo Ceccherini, segretario della Filt Cgil grossetana – esteso non solo ai biglietti ma anche alla corretta applicazione delle misure anti-Covid, pone problemi che vanno affrontati con tempestività. Verificare la capienza all’80%, il distanziamento e il corretto utilizzo della mascherina, porrà problemi di gestione non facili se non ci si confronta su come e con quale personale verranno svolte queste attività. È infatti impensabile che i controlli su autobus e treni possano ricadere sugli autisti o sui capotreno».
«A Grosseto – sottolinea Ceccherini – non è stato ancora convocato dalla Prefettura il tavolo di coordinamento nonostante siamo a ridosso dell’apertura delle scuole, con tutti i problemi logistici che questo comporterà. E che vanno inquadrati alla luce delle linee guida nazionali, per stilare piani sul trasporto pubblico locale».
«Il pendolarismo scolastico verso il capoluogo e i centri maggiori della provincia, dove sono concentrati gli istituti d’istruzione superiore, infatti, avrà un impatto notevole sui trasporti con gli autobus, ma riguarda anche molte corse regionali sulla linea ferroviaria tirrenica e sulla Grosseto-Siena. Oltretutto, rispetto al Tpl, il previsto passaggio della gestione da Tiemme Spa ad Autolinee Toscane (del gruppo francese Ratp) comporterà una fase di transizione complicata in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico, rispetto al quale va recuperato il tempo perduto. Fra le varie cose da fare – conclude il segretario della Fit Cgil – c’è da quantificare il fabbisogno di personale ausiliario per i controlli su bus e treni, e va capito come selezionarlo e formarlo in tempi brevi utilizzando al meglio le risorse che il Governo si è impegnato a stanziare su pressione del sindacato».