di Barbara Farnetani
GROSSETO – Si tratta dell’ultimo sopralluogo ufficiale prima dell’udienza di lunedi 15 ottobre. Questa mattina il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi e il presidente del tribunale Michele Addimandi (insieme nella foto a destra), hanno effettuato una sorta di ispezione al Teatro Moderno, che si trasformerà, per una decina di giorni, nell’aula di tribunale per l’incidente probatorio sulla scatola nera della Costa Concordia. Il teatro grossetano è stato allestito per l’occasione: il palco è stato trasformato: al centro il tavolo che ospiterà il magistrato Valeria Montesarchio con il cancelliere Sandra Zanelli, e il collegio peritale, a sinistra siederà invece il procuratore Francesco Verusio con i sostituti, i consulenti e i collaboratori, a destra infine i nove indagati (tra cui Francesco Schettino), 14 difensori, un interprete e 13 consulenti tecnici. La platea sarà infine riservata alle parti offese, 125 ad ora, con i loro difensori e collaboratori, 200-250 persone circa compresi 31 consulenti di parte. Sarà presente anche un avvocato francese che rappresenta la famiglia di due delle vittime. «Sarà un’udienza no-stop», fa sapere Michele Addimandi, il tribunale ha già preventivato dieci-dodici giorni di durata. Tra i vari filmati che saranno proiettati nei maxischermi è previsto anche quello della rotta effettuata dalla nave della Costa Crociere.
«Il teatro – ha affermato il sindaco di Grosseto – è stato allestito secondo le esigenze del Tribunale. Sono 1.003 posti a sedere ma la struttura può contenere sino a 1.300 persone. Siamo sotto l’occhio di tutta la stampa mondiale – ha aggiunto – gli occhi del mondo sono puntati su Grosseto, bisogna dare l’immagine di una città che funziona, e garantire a chi ha diritto la possibilità di accesso all’aula, che ci sia posto per tutti. Era compito del comune garantire una struttura in cui far svolgere il processo, se non ne avessimo avuta una nostra avremmo dovuto affittarla.» sarà poi il Ministero di Grazia e Giustizia a rimborsare le spese sostenute dal comune.
«Anche per il dibattimento vogliamo garantire la maggior celerità possibile – ha detto Addimandi – abbiamo previsto tre udienze a settimana, tempi serrati. Molto dipenderà anche dalle transazioni in corso tra i naufraghi e la Costa Crociere.»
All’entrata del teatro saranno adibite sei postazioni dotate di computer in cui sarà possibile l’identificazione di chi ha diritto ad essere presente; si tratta infatti di un’udienza in camera di consiglio, non aperta al pubblico. Imponente il servizio di sicurezza messo in campo: l’entrata sarà infatti piena di agenti per garantire le tranquillità dello svolgimento dell’udienza.