CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – «Ho appreso dai notiziari online dell’altro ieri (18 agosto) che il candidato a sindaco di Castiglione
della Pescaia Alfredo Cesario vorrebbe cavalcare l’iniziativa dell’istanza al difensore civico della Toscana in merito alla questione dell’interrimento del porto. Di fronte a tale notizia, non posso esimermi dal rivendicare la paternità dell’iniziativa, essendo
stata io a presentare, a mia sola firma, l’istanza al difensore Civico Regionale protocollata al n. 0006377 del 7 luglio scorso (peraltro, opera del mio ingegno e come tale anche tutelata dalle norme sul diritto d’autore)». A parlare Federica Ambrogi del Laboratorio Castiglione.
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«E ciò dopo aver esaminato, da sola, la sussistenza dei presupposti di legge – prosegue -, aver individuato lo strumento normativo a mio parere più adatto e, una volta ultimatolo, aver condiviso il mio lavoro con la “coalizione” che crede di rappresentare l’elettorato di centrodestra a Castiglione.
Ma non prima, tuttavia, di essere stata accoratamente pregata da Cesario “per motivazioni politiche” dettate dalla necessità di “consolidare l’alleanza”, di aggiungere nel mio atto un riferimento all’interrogazione del consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, facendogli così
condividere indirettamente anche il merito della mia iniziativa, pur non avendo mai avuto il piacere di scambiare con lui alcuna opinione al riguardo (nonostante i miei solleciti via e-mail all’indirizzo istituzionale del consigliere).
Ad oggi non è dato conoscere quale sia il contenuto dell’istanza al difensore civico alla quale si riferisce Cesario, se quest’ultimo ne abbia effettivamente presentata un’altra (sua), oppure se si voglia prendere il merito di quella della sottoscritta.
Di sicuro c’è che Cesario non ha fatto neppure la fatica di scriversi i primi tre quarti del comunicato stampa uscito l’altro ieri sui quotidiani online, perché anch’esso predisposto da me il 14 luglio scorso per una sua uscita “di rinforzo” alla mia iniziativa. Comunicato che, però, all’epoca Cesario decise di non divulgare (mi viene da pensare: per non dare risalto alla sottoscritta?) ed oggi utilizza, guarda caso, dopo avervi eliminato ogni riferimento a me, alterandone così il senso.
In ogni caso, l’operazione politico-mediatica dell’aspirante sindaco denota quantomeno la mancanza di argomenti e contenuti originali e propri ed anche l’intenzione di non voler “dare a Cesare quel che è di Cesare”.
Sono proprio curiosa di sentire la replica di Cesario alla reazione che ha avuto la vicesindaca Elena Nappi sull’argomento. Vediamo se Cesario dimostrerà di avere le competenze per capire di cosa sta parlando, oppure se utilizzerà il solito cliché sulla “necessità di programmazione”, “piccola Svizzera”, “entrare a Disneyland”, ecc., ecc», conclude.