GROSSETO – Sinistra italiana si schiera a fianco di Leonardo Culicchi e della sua lista “Grosseto città aperta”.
«Dopo un periodo di riflessione in seguito ai fatti di Orbetello che abbiamo stigmatizzato e continuiamo a stigmatizzare per il modo scorretto in cui un nostro compagno di Sinistra italiana è stato escluso dalla lista che aveva contribuito a formare insieme a molti componenti della sinistra locale, abbiamo deciso di non far mancare il nostro apporto di Sinistra Italiana alla lista “Grosseto città aperta”» a dirlo Romeo Carusi che commenta così l’accordo raggiunto.
«Ciò che ci unisce agli altri componenti della coalizione, che sostiene Leonardo Culicchi, è la condivisione di un progetto per la città di Grosseto aperto alla partecipazione ed al contributo civico di chi si vuole spendere per realizzare una città per tutti. Fondamentale, per noi, è come attrezzarci per la transizione ecologica, tema sul quale dovremo misurarci nei prossimi anni, sia a livello nazionale che europeo. Di qui la necessità di evitare la ulteriore cementificazione del territorio e prevedere un recupero degli edifici esistenti da utilizzare per l’emergenza abitativa e per attività produttive, magari in senso ecosostenibile. Vogliamo inoltre una politica della mobilità che rafforzi il trasporto pubblico e riduca il volume del traffico di auto per la città».
«Intendiamo promuovere lavoro buono, attuando un programma di incentivi finanziari e fiscali, introdurre corsie preferenziali amministrative per l’insediamento di nuove imprese e dare maggiori opportunità alle manifatture d’innovazione e dei servizi avanzati alle imprese – prosegue Carusi -. Immaginiamo anche una città che restituisce valore al commercio di vicinato, impedendo la proliferazione dei supermercati, l’ampliamento degli attuali centri commerciali e favorendo invece la rigenerazione dei quartieri con centro di aggregazione che producono socialità. Per concludere ed a cornice di quello che abbiamo detto, Sinistra Italiana si richiama al valore fondamentale dell’antifascismo come costante ispirazione nella gestione del comune e pertanto si oppone ad ogni revisionismo storico e rivalutazione di fatti e figure del fascismo».
«Abbiamo dimostrato che questo progetto do coalizione si basa su un patto che va oltre un raccoglificio di voti per il consenso – afferma il candidato sindaco Leonardo Culiccchi -; c’è bisogno di dare a questa città una visione. I programmi futuri delle varie coalizioni non potranno essere così diversi, il pnrr traccia infatti dei confini precisi: tutti vogliamo la rigenerazione urbana, puntare sull’economia circolare, tornare sulla digitalizzazione, le case di comunità. Quel che è diverso sono le persone, le sensibilità, il credo, i principi delle persone che quel programma devono applicare. Il rischio è di non vincere le sfide e raggiungere i risultati, difficli, che ci attendono da qui a cinque anni».
E poi Culicchi precisa parlando di Orbetello «L’atto di andare oltre una spaccatura politica per stare dentro a questa coalizione è sintomo di questa capacità di ascolto e attenzione. La responsabilità che ci prendiamo è di portare questa città dove non è ancora arrivata».
«Con Culicchi non ci conoscevamo – continua Nico Volpini – ma c’è stato subito un sentire comune. A Grosseto si deve lavorare per dare importanza alla città, per portare avanti la cultura. Ci sono tante cose che non vanno, la città è sporca, nella raccolta dell’immondizia, ad esempio, l’amministrazione non ha fatto un passo avanti. Bisogna puntare sulla differenziata come hanno fatto a Capannori, una città di 46mila abitanti con l’88% di differenziata».