GROSSETO – “L’uscita della Lega a tutela dei negozi di vicinato è grottesca: pochi giorni fa in Consiglio comunale ha spalancato il percorso favorevole verso la Conferenza regionale di copianificazione, presupposto per la successiva realizzazione di quegli ampliamenti di metratura richiesti dalla grande distribuzione organizzata che vuole ingrandirsi”, dice Giacomo Gori, candidato consigliere per il Movimento 5 stelle di Grosseto.
“Oggi – prosegue -, dopo le sacrosante proteste degli esercenti del centro storico, ecco l’uscita che contraddice quanto fatto in Consiglio. È una Lega che tiene il piede in due staffe, ma solo a parole: il sostegno ai maxi centri commerciali è infatti palesato dai documenti, dalle votazioni in Consiglio, dagli atti concreti.
La vicinanza agli esercenti che gestiscono piccole attività è invece frutto d’ipocrisia, convenienza elettorale. Il centro storico, lo diciamo da tempo, ha bisogno di maggiore cura degli arredi, decoro, contrasto al degrado. Gli esercenti del salotto buono della città, vessati dal proliferare dei centri commerciali, meritano politiche di sostegno concrete e immediate. E devono essere ascoltati prima di qualsiasi scelta che possa andare a incidere sulle sorti delle loro attività. Stesso discorso per chi ha una bottega o un negozio fuori Mura, a Barbanella, Gorarella, al Pace e così via, quartieri e periferie, sino alle frazioni: la città merita ascolto.
Non si può stare sempre e solo dietro alle grandi catene. Il cuore di Grosseto, nel campo imprenditoriale, è fato da piccole e piccolissime realtà. Quelle a conduzione familiare, quelle che hanno retto l’impatto della crisi economica e che, oggi, combattono con tutte le loro forze per restare aperte. Ecco, tutto questo l’attuale maggioranza, in cinque anni, non l’ha fatto. A quelle imprese, se non per qualche selfie, non hanno pensato.
Invitiamo chiunque sia davvero interessato alla questione ad approfondire gli atti prodotti dalla Lega in questi anni di governo cittadino: il loro Piano strutturale prevede tutto questo, prevede ancora più supermercati, centri commerciali più grandi e ancora palazzi. L’hanno votato in Consiglio. Intanto però fanno finta di stare dalla parte della gente, di chi si fa in quattro per portare avanti la propria attività.
I leghisti sono fatti così, protestano su tutto. Ma poi, alla fine, stanno al governo.
Quando vi ritroverete centri commerciali ancora più grandi e una città ancora più affollata di case lasciate sfitte e scenderete in piazza per farvi sentire, magari loro saranno lì, con voi, fianco a fianco. Ma verranno dopo aver votato a favore di tutto questo: è nella loro indole”, conclude Gori.