GROSSETO – “Grosseto sta crescendo e continuerà a farlo. La nostra attenzione in questi 5 anni e nei prossimi è stata e sarà rivolta in maniera omogenea al centro come alla periferia, divenuta oggetto di un importante piano di recupero attraverso riqualificazioni e messe in sicurezza, poiché siamo determinati a conseguire uno sviluppo non a due velocità, come in passato, ma secondo uno schema armonico e funzionale, che sappia creare il giusto bilanciamento fra tradizione e innovazione anche dal punto di vista economico”, a dirlo Antonfrancesco Vivarelli Colonna, sindaco uscente di Grosseto e candidato sindaco alle prossime amministrative.
“A tale proposito– prosegue il sindaco – abbiamo certamente ricevuto osservazioni di soggetti privati provenienti dai centri commerciali in merito alle loro esigenze. Sono, come specificato, contributi al futuro piano strutturale e al piano operativo, che abbiamo raccolto come loro richiesta. Altrettanto hanno fatto i cittadini durante il processo denominato “Grosseto è partecipazione”, inaugurato dall’amministrazione lo scorso anno e che ha raggiunto la considerevole cifra di circa 480 contributi consegnati all’ente.
Di contributi privati si tratta e niente altro. Richieste private, non decisioni del comune come si cerca maldestramente di far passare in un momento di campagna elettorale. Sarà nostro dovere valutarle con serietà per capire in quale misura accoglierle o non accoglierle. Ciò accade per tutti i contributi, ai quali l’amministrazione non è vincolata in nessun modo, come già detto durante la discussione in consiglio sull’avvio del procedimento del piano operativo. Quest’ultimo è il primo di una lunga serie di passaggi tecnici e amministrativi che vedranno intrecciare le nostre strade con la regione Toscana e con altri enti istituzionali.
Nel caso specifico dei supposti ampliamenti dei centri commerciali, allo stato attuale, restano solo i desideri di investitori privati, senza nessun impegno per il Comune di Grosseto. E sono contributi posti all’interno del territorio urbanizzato e non fuori di questo come erroneamente viene riportato da taluni: non c’è nessun consumo di nuovo suolo, poiché lo stesso è già reso impossibile dalla normativa regionale del PIT. Abusare di terminologie inesatte e ingenerare paure con toni da campagna elettorale, non produce altro effetto se non quello di alimentare la confusione e penalizzare la realtà.
Queste fasi, nella vita amministrativa, sono del tutto normali. Abbiamo il dovere di valutare tutte le proposte private che ci arrivano ogni giorno, ma ciò non significa che se qualcuno ci dice di voler costruire un grattacielo di 30 piani noi glielo lasceremo fare. L’obiettivo fondamentale è mantenere equilibrio e armonia tra i vari quadranti territoriali intesi nel loro complesso. E quando arriverà il momento delle decisioni, vi sarà un sano confronto con tutte le forze sociali ed economiche come sempre è stato fatto, come con il gruppo di lavoro “Fenice”.
Sul nostro grande impegno per la valorizzazione del centro storico non temiamo smentite. Dalle piccole cose come l’arredo urbano e la triplicazione dei suoli pubblici sino ai grandi progetti di rigenerazione: in questo solco si pone, ad esempio, il maxi-finanziamento appena ottenuto nell’ambito del Programma Innovativo della Qualità dell’Abitare (Pinqua) che consegnerà al centro della città un nuovo volto, sempre più a misura di cittadino, e un tessuto sociale ed economico rivitalizzato nelle sue peculiarità e tradizioni. Le nostre progettualità beneficeranno di fondi per 15 milioni di euro, che attiveranno altri investimenti privati per ulteriori decine di milioni di euro. Tutti i progetti, che hanno ricevuto menzioni di merito da parte del Ministero, sono completi di cronoprogramma e pronti a partire.
Gli interventi su aree a rischio degrado; l’accessibilità al Cassero; la demolizione dell’attuale anagrafe e la costruzione di un nuovo complesso anche dedicato al social housing; la nascita di una “greenway” ecologica e riqualificata che collegherà armonicamente via De’ Barberi al centro, migliorando la viabilità e creando spazi per l’edilizia residenziale convenzionata; la tutela delle mura come il progetto in via di realizzazione della Cavallerizza. Grazie a questi e ad altri progetti, andremo a proteggere e rilanciare anche tutte le attività economiche e commerciali del territorio che hanno fatto la nostra storia e che sono risorsa imprescindibile per la creazione di ricchezza e il rafforzamento della nostra identità e delle nostre tradizioni. Lo abbiamo dimostrato anche nel corso dell’emergenza pandemica, quando abbiamo messo in campo ogni sforzo per sostenere le piccole attività e i servizi essenziali come il commercio di vicinato.
Insieme ad una periferia che proseguirà sul cammino della rigenerazione – conclude Vivarelli Colonna – presto avremo una città più forte nelle sue tradizioni e al passo con i tempi. Negli ultimi cinque anni abbiamo parlato con i fatti e non con false promesse: è ciò che faremo anche in futuro”.