GROSSETO – Niente alcol “da asporto” ai minori di 18 anni, che però da 16 anni possono consumarlo “in loco”. «Ieri – fanno sapere dalla Confcommercio – la commissione affari sociali della Camera, in occasione della conversione del decreto legge in oggetto, ha approvato alcuni emendamenti in materia di protezione dei giovani dall’alcol e dagli effetti del gioco.»
In primo luogo è stato previsto il divieto di vendere per asporto bevande alcoliche ai minori di anni 18, che è accompagnato dall’obbligo di richiedere un documento d’identità all’acquirente nei casi dubbi.
Per chi contravviene, è prevista una sanzione amministrativa che, in caso di recidiva, è accompagnata dalla sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio per tre mesi.
Tale divieto non riguarda l’attività di somministrazione, «per la quale – prosegue Confcommercio – continua ad applicarsi l’articolo 689 del Codice Civile, che vieta la somministrazione di alcolici ai minori di anni 16 e reprime le violazioni con sanzioni di ordine penalistico.»