di Daniele Reali
GROSSETO – La provincia di Grosseto rischia davvero di non farcela e di soccombere ancora prima della riforma e dell’accorpamento con Siena. A lanciare l’allarme è direttamente il presidente Leonardo Marras che disegna un quadro “nerissimo” della situaizone.
La spending review varata dal governo Monti con il decreto di luglio impone un conto molto “salato” alla Toscana: dei 500 milioni di tagli previsti per il 2012 (1 miliardo di euro nel 2013, ndr) 52 riguardano le province della nostra regione. Per Grosseto la quota di tagli ammonta a 8,3 milioni di euro. «Con questi tagli non potremo più garantire i servizi» ha detto Marras. «Già quest’anno siamo riusciti con dififcoltà a chiudere il bilancio in pareggio utilizzando l’avanzo di amministrazione. Per il 2013 sarà impossibile». Conti alla mano gli 8,3 milioni di euro sono “irraggiungibili”. A questi poi si aggiungono 260 mila euro di mancati affitti che lo Stato non pagherà più per la Prefettura e la Casemra dei Carabinieri di Manciano. I soldi da trovare diventano quindi 8,5 milioni.
«Cercando di ottimizzare – ha speigato Marras – le risorse riusciamo a risparmiare 1 milione di euro (di recente per esempio sono state installate stampanti centralizzate laser e non più a getto di inchiostro, ndr)», mentre dall’aumento delle tasse “provinciali” arriverebbero altri 4,5 milioni, non sufficienti però a raggiungere la quota dei tagli.
«Per evitare il dissesto finanziario, che in questo modo sarebbe certo, – ha aggiunto Marras – dovremmo tagliare i servizi ai cittadini e tra questi ce ne sono tanti essenziali».
La lista è lunga e riguarda tutti i settori: interventi e progetti che vengono letterlamente cancellati per poter risparmiare 2,6 milioni di euro. Una “revisione della spesa” ha commentato Marras che si potrebbe chiamare anche “scomparsa della spesa” perché di fatto non ci sarebbero più margini di manovra.
Tra i tagli più pesanti quelli che azzerano le risorse per la manutenzione alle strade comunali che in provincia si estendono per 676 chilometri, ma anche la cancellazione del servizio di trasporto scolastico per i disabili (216 mila euro), del contributo per la protezione civile (41 mila euro), di quello per sostenere le spese di carburante per il Corpo Forestale dello Stato (55 mila euro) e dei fondi per il Polo Universitario Grossetano (194 mila euro).
E a rischio è anche la “casa” del Prefetto. La provincia, che dallo Stato riceveva per l’affitto del Palazzo del Governo 186 mila euro all’anno, dovrà recedere dal contratto di locazione e la Prefettura di Grosseto di potrebbe ritorvare senza la “sua” sede storica di Piazza Rosselli.
Per approfondire: Tutti i tagli euro per euro. La lista “nera” della Provincia