GROSSETO – «Le classifiche piacciono molto. Dicono tanto, ma non tutto, e a volte devono essere interpretate. L’ultima riportata dal Sole 24 Ore, sulla qualità cittadina in base alle fasce di età, offre spunti di riflessione interessanti», dice Leonardo Culicchi, candidato a sindaco del centrosinistra e Movimento 5 stelle.
«Ciò che emerge a colpo d’occhio è che Grosseto appare una città adatta ai giovani – spiega l’aspirante sindaco –. L’indice generale ci colloca al settimo posto, attraverso un intreccio di valori che però sono molto discordanti tra loro (QUI LA CLASSIFICA).
La lettura effettivamente si presta ad alcune riflessioni, soprattutto per quanto riguarda il futuro dei nostri giovani. Se da un lato abbiamo appurato che Grosseto ha un buon saldo migratorio e un ottimo numero di bar, dall’altro non possiamo ignorare alcune statistiche che rendono il quadro generale a tinte molto più fosche. I nostri giovani, ad esempio, quante opportunità di lavoro hanno nella nostra città? Poche, molto poche. Basti pensare che nell’imprenditoria giovanile sprofondiamo al 93esimo posto su 107 province totali.
Non va tanto meglio per il tasso di disoccupazione giovanile, in cui arranchiamo in 84esima posizione. Appare evidente che qualcosa non va e che in questi ultimi anni anche la politica ha fallito, non riuscendo a dare ai più giovani le opportunità che meritano sul nostro territorio».
Occorre quindi invertire la tendenza e farlo in fretta. In questi anni sono stati proposti gli assessorati più disparati con il maldestro intento di risolvere criticità ancora presenti, ma nessuno ha mai pensato di mettere i giovani al centro del contesto amministrativo.
Questo è il nostro progetto, rendere partecipi i giovani della crescita della città. Le politiche giovanili, in questo modo, saranno al centro del progetto, con l’intento di un pieno coinvolgimento, favorendo così il rapporto tra giovani e istituzioni, attraverso proposte, programmi e una pianificazione dell’attività comunale. Occorre evitare che questa città resti ferma per altri cinque anni, è un immobilismo che stiamo pagando a caro prezzo.
Effettivamente guardando le altre classifiche, la situazione non migliora. Grosseto è 35esima per quanto concerne la qualità di vita dei bambini, mentre precipita in 47esima posizione per quel che riguarda gli anziani, con un gap notevole nei confronti di altre realtà toscane.
Occorre sfruttare ogni singola opportunità produttiva a carattere innovativo, per dare un futuro ai nostri giovani – conclude Culicchi – ma anche per rendere Grosseto una città per tutti, a partire dai prossimi cinque anni».