FOLLONICA – In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente, il sindaco Andrea Benini e l’assessora Mirjam Giorgieri hanno fatto visita al capannone del Rione 167 Ovest insieme a Donatella Bertaccini del Consorzio Balneari Follonica.
Il Consorzio ha infatti chiesto al Rione di realizzare un pesce mangia plastica da installare in spiaggia, e così Alearco Canalini e David Salvadori, maestri del Carnevale, si sono messi all’opera. I due – armati di ferro, saldatore, rete e tanta fantasia – hanno dato forma alla struttura che adesso deve solo essere colorata. Il pesce la prossima settimana verrà messo in spiaggia per essere poi riempito dai bambini e dalle bambine con i rifiuti.
Il Consorzio Balneari, in accordo con l’Amministrazione Comunale, quest’anno ha infatti deciso di implementare la campagna di sensibilizzazione ambientale con iniziative che non prevedano assembramenti. Il pesce mangia-plastica, che dovrebbe trovare posto su una delle spiagge libere del centro, alla fine della stagione si trasformerà in una scultura colorata. Sempre in materia di rifiuti verrà poi posizionato in spiaggia un ciccodromo, ovvero un grosso cilindro trasparente per raccogliere i mozziconi di sigaretta, che prima di essere smaltiti saranno pesati per condurre una stima del rapporto spiaggia/rifiuti.
«Si tratta di un lavoro che vuole sensibilizzare i bambini alle tematiche ambientali anche in un momento di svago e vacanza – dice il sindaco Andrea Benini –. Inoltre siamo felici che questo progetto, di grande impatto visivo, abbia messo all’opera le maestranze del Carnevale. Il lavoro all’interno dei Rioni si è purtroppo rallentato molto a causa della pandemia ma grazie a progetti come questo, o come quello delle luminarie natalizie, con attenzione si può tornare a lavorare per dare continuità ad una delle più importanti tradizioni della nostra città».
«Il pesce rappresenta il simbolo della lotta all’inquinamento dell’estate 2021 – dice l’assessora all’ambiente Mirjam Giorgieri –. Qui è possibile depositare bottiglie e materiali di plastica e grazie a questa iniziativa ci si rende conto, a poca distanza dal mare, di quanta sia la plastica che produciamo ogni giorno e di quanto sia necessaria un cambiamento delle nostre abitudini per invertire il trend che oggi ci vede produrre molti più rifiuti di quelli che riusciamo a smaltire».