SCARLINO – “Purtroppo ci troviamo ancora una volta a doverci confrontare con il dilettantismo di questa Amministrazione, senza comunque rimanerne stupiti”, affermano i gruppi consiliari di minoranza PensiAmo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino Insieme.
“Durante la prima Consulta del Turismo – proseguono -, convocata quasi un anno dopo la sua creazione e soltanto per comunicare alcune novità infischiandosene del compito appunto “consultivo”, buona parte dell’ordine del giorno era vincolato all’illustrazione delle mirabolanti idee partorite dal sindaco Francesca Travison e dall’assessore al turismo, che per alcuni aspetti ci hanno decisamente lasciato perplessi!
Nello specifico, la presentazione del “progetto Cala Violina”, dopo che ci è stato mostrato il sito, e dopo che abbiamo ottenuto spiegazioni sulla gestione del progetto, ci è sembrato partorito senza un’accurata analisi dei problemi da parte dell’Amministrazione Comunale, costretto ad una parziale correzione da parte della Regione e, soprattutto in certi tratti, addirittura connotato da dubbia legittimità.
In particolare, ci è sembrato abbastanza strano che gli stessi ideatori della proposta abbiano detto all’interno della Consulta che il Comune non ha i poteri per limitare l’accesso a 700 persone, e che il personale impiegato non avrà potere repressivo, per cui non sarà assolutamente facile (per non dire impossibile) limitare eventualmente l’accesso di più persone alla spiaggia, specialmente durante l’alta stagione. Di conseguenza il numero limite prefissato dal Comune appare utopistico.
Questo si lega sicuramente all’individuazione della ditta che fornirà gli addetti al controllo dell’accesso sulla spiaggia (i cosiddetti steward).
Ci lascia perplessi aver affidato in maniera diretta (per una cifra di 35mila euro + IVA) un compito così delicato ad una cooperativa, senza un’adeguata indagine di mercato e senza un’adeguata pubblicizzazione delle esigenze dell’Amministrazione comunale.
Ci sarebbe piaciuto assistere almeno ad una manifestazione di interesse, per capire se ci fossero altri soggetti, locali e no, che potessero offrire lo stesso servizio ad un costo diverso per l’ente.
Infatti, anche osservando attentamente il sito della cooperativa sociale, si nota che la cooperativa sociale offre servizi di tutt’altro tipo rispetto a quanto richiesto a Cala Violina.
Inoltre, nelle varie ed eventuali, ci saremmo aspettati di ricevere qualche informazione in più riguardo all’ordinanza firmata il giorno precedente che attuava il divieto di balneazione in alcune spiagge del nostro Comune”, concludono dall’opposizione.