SANTA FIORA – “Tutti si stupiscono tranne noi, questo potrebbe apparire strano, ma a noi di Fratelli d’Italia non ci stupisce che a pochi giorni dall’inizio di un evento sportivo importante, come quello Campionato Europeo di Trial organizzato nel Comune di Santa Fiora, ci sia stato lo stop da parte della Regione Toscana”, questo è quanto afferma Guendalina Amati, responsabile Fratelli d’Italia Amiata.
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“Due, sono le motivazioni che hanno portato a questo stop – commenta Amati. La prima di queste, è che la politica piddina si ricorda dell’Amiata solo ed esclusivamente in campagna elettorale o quando deve sfruttare i suoi beni, siano essi boschivi, geotermici o acquiferi, senza poi dare nulla, o quasi, in cambio a questo territorio”.
“La seconda ragione – prosegue l’esponente amiatina di FdI – è che la Regione Toscana è governata dagli stessi che troviamo al Governo, buoni, sino ad oggi, solo nel comunicare chiusure di attività economiche e commerciali all’ultimo minuto; vedi infatti le chiusure e le limitazioni che hanno riguardato i ristoranti, i bar e le tante altre attività commerciali, dando la dimostrazione della più completa inefficienza, inadeguatezza e, soprattutto, la mancanza completa di rispetto per i tessuti produttivi del Paese”.
“Quello che più di tutto non comprendiamo – sottolinea Guendalina Amati – è quello che un sindaco ritenuto importante e bravo per il Pd come Federico Balocchi, iscritto al Pd, conosciuto a livello provinciale e regionale come tale, che si è sempre speso per sostenere figure politiche come l’assessore regionale Monia Monni, il consigliere Donatella Spadi, l’assessore Leonardo Marras e lo stesso governatore Eugenio Giani, tutti Pd come lui, adesso sia stato messo in un angolo e si sia ritrovato in una situazione a dir poco grottesca, come quella della cancellazione di un evento già organizzato e sponsorizzato, per via di una presunta nidificazione nella zona Sic, dove si sarebbe dovuto tenere il Trial”.
“Invece di definirci solidali con il sindaco Balocchi – prosegue -, noi di Fratelli d’Italia ci schieriamo dalla parte di tutti coloro che vedevano in questa manifestazione un’opportunità di rinascita, sportiva, turistica e soprattutto economica. Siamo vicini agli operatori coinvolti, e a tutto l’intero territorio amiatino, che ancora una volta è stato illuso, bistrattato e dimenticato, da questo modo di far politica. Troppo facile far ricadere la colpa di quanto accaduto dell’apparato amministrativo e burocratico”.
Diciamolo chiaramente che se la situazione in cui ci troviamo è questa, ciò è dovuto ai decenni di potere di una classe politica logora e stantia, che rappresenta la sinistra toscana”, conclude Guendalina Amati.