GROSSETO – Stamani, alla Sala conferenze delle Clarisse, l’Associazione Culturale La Quercia, l’Isgrec di Grosseto e l’Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana hanno presentato “Cent’anni di militanza”: un progetto di ricerca dedicato alla esperienza del Partito Comunista nella nostra provincia. Si tratta di una iniziativa di grande impegno destinata alla creazione di un Archivio digitale pubblicamente consultabile, che possa rendere fruibile alla cittadinanza e agli studiosi la memoria di una importante esperienza politica e sociale, ritratta nella sua dimensione storica, simbolica e iconografica.
Per un archivio della memoria del Pci in Maremma
I fondi archivistici della federazione provinciale di Grosseto del Partito Comunista Italiano rappresentano una parte consistente del patrimonio documentario dell’Istituto storico per la Resistenza e l’età contemporanea, e nel corso degli anni sono stati utilizzati per l’attività di ricerca e di divulgazione relativa alla storia del territorio. Dal tema dell’influenza della componente comunista nell’antifascismo delle origini e nella Resistenza, a quello dei ceti dirigenti locali nel secondo dopoguerra, le vicende del Pci sono state integrate nei vari filoni di studio portati avanti dall’Isgrec nel tentativo di esplicitarne il ruolo politico, sociale e culturale, esercitato nel corso del Novecento sulla società locale. L’Archivio delle Tradizioni Popolari della Maremma grossetana, invece, rivolge da sempre il suo interesse alle storie di vita e alle fonti autobiografiche, con una metodologia di ricerca che, da una prospettiva etno-antropologica, pone al centro lo studio della soggettività e della creatività culturale autonoma delle classi popolari.
L’Associazione culturale La Quercia – per la sua stessa ragione fondativa – ambisce a proporsi come soggetto promotore di ricerche e indagini che mirano a valorizzare l’eredità sociale e culturale della sinistra nella provincia di Grosseto.
In occasione dei cento anni dalla nascita del Partito comunista d’Italia, tali soggetti hanno deciso di offrire alla cittadinanza un progetto condiviso, che aspira far emergere le memorie di uomini e donne protagonisti non solo della vita amministrativa e politica maremmana, ma anche di quella sociale e associativa, nel più ampio contesto della “regione rossa” Toscana.
Una scelta che si pone in continuità con l’attenzione che da sempre le suddette associazioni mettono nella valorizzazione del patrimonio archivistico, al fine di ampliare, diversificare e, al contempo, rendere sempre più accessibili, le fonti per una storia del PCI grossetano.
Descrizione del progetto
Partendo da queste premesse e per realizzare questo duplice ambizioso fine, l’Isgrec e l’Archivio delle Tradizioni popolari della Maremma grossetana, sostenuti dall’Associazione La Quercia, hanno deciso di lanciare, in occasione del centenario dalla nascita del partito, una campagna di raccolta di documenti e memorie orali, animata da un approccio partecipato del processo del “fare storia” e finalizzata alla creazione di un archivio di storie di vita di attivisti, militanti, funzionari, dirigenti, amministratori comunisti.
Attraverso il coinvolgimento attivo di testimoni e cittadinanza verrà avviata una raccolta di documenti, materiale fotografico e audiovisivo, in originale, in copia o in formato digitale. In particolare, i materiali iconografici, magari provenienti anche dall’intimità domestica e dall’universo dei ricordi familiari, verranno utilizzati per indagare le memorie soggettive e per ricomporre il mosaico di una storia per immagini del comunismo locale.
Un approccio che, coniugando la partecipazione al reperimento di fonti, vuole favorire la creazione di un archivio digitale, conservato dall’Isgrec e pubblicamente consultabile, che possa rendere fruibile alla cittadinanza e agli studiosi la memoria della cultura comunista diffusa fra la “base”, nei suoi
linguaggi e nella sua dimensione simbolica; nel tentativo di recuperare e far emergere anche gli aspetti legati agli spazi di socialità promossi dal Pci locale, nel capoluogo e nelle diverse zone della provincia (ad esempio, le Case del Popolo e le Feste dell’Unità), che di quella presenza furono segni di radicamento sul territorio.
Segni di memoria, dell’identità e del patrimonio storico e culturale della Maremma, che verranno restituiti alla fruizione tramite la libera consultabilità dell’archivio così costituito, e che sarà conservato presso l’Isgrec, ma anche grazie a una mostra multimediale sul web, in cui le testimonianze orali e iconografiche saranno inquadrate nelle vicende più complessive della storia della vicenda comunista nel corso del Novecento.
La selezione del materiale, nonchè la sua archiviazione, sarà ad opera di due ricercatori: Marco Grilli e Valerio Entani.